Gli utensili industriali per la fresatura delle viti

Tra i vari utensili da sfruttare per fresare le viti, bisogna sottolineare come vi siano dei procedimenti diversi a seconda della lunghezza dell’oggetto in questione: quando si ha a che fare, ad esempio, con le viti lunghe, è consigliabile usare delle frese di forma biconica e simmetrica, a disco e con una apertura compresa tra i 55 e i 60 gradi. In una o più passate si va a intagliare la vite stessa in un modo identico a quello della fresa modulare quando va a tagliare la ruota elicoidale. La vite compie tanti giri quanti sono i filetti. Gli assi della fresa e della vite, poi, tendono a formare tra di loro un angolo uguale a quello della filettatura; una stessa fresa può anche intagliare viti maschie di diametro e inclinazione differente.

Si possono avere due motivi di errore, uno dei quali perché la fresa ha forma di disco e non può essere adattata nel vano elicoidale della vite; di conseguenza, non si può andare a generarlo in maniera esatta. Tale errore, inoltre, si accentua ulteriormente con l’aumento dell’inclinazione della vite e dell’arco di contatto tra la stessa e la fresa, il quale dipende essenzialmente dalla profondità di passata, con il diametro della fresa e con il diminuire del diametro della vite. Nelle viti interne, poi, l’arco di contatto è ancora maggiore e l’errore di forma tende a crescere.

I due errori sono rilevanti per le viti quadre e trapezie, mentre sono trascurabili per quelle di tipo triangolare. Si costruiscono spesso anche delle frese con denti che taglio in modo alternativo il fianco destro e quello sinistro. La precisione di lavorazione è inferiore a quella che si può ottenere mediante il tornio, ma il costo di lavorazione si abbassa sensibilmente. Invertendo, infine, il procedimento di taglio delle ruote dentate per mezzo di fresa-vite, si possono ottenere viti per mezzo di una fresa avente la forma di una ruota.