A Siracusa si discute dei controlli sugli impianti industriali

In Sicilia si è finalmente compreso che le norme sui controlli degli impianti industriali hanno bisogno di una seria e urgente revisione: lo spunto può essere fondamentale anche per tutto il resto del paese, visto che è in ballo la disciplina e la periodicità di questi interventi. La discussione a cui si sta facendo riferimento è quella della città di Siracusa, in cui si è fortemente intenzionati a ridurre i termini e gli anni dei controlli stessi. La richiesta specifica è giunta dalla Fim Cisl (si tratta della Federazione Italiana Metalmeccanici), la quale si è rivolta sia ai rappresentati della Provincia che a quelli della Regione per ottenere maggiore attenzione in merito alle manutenzioni delle zone industriali.

Il segretario provinciale dell’associazione, Gesualdo Getulio, ha candidamente affermato come siano incomprensibili i motivi per cui non vi modifichino le norme in questione, visto che per le autovetture c’è invece una tempistica molto più stretta, mentre gli impianti vengono purtroppo lasciati al loro destino, un vero e proprio rischio che non si può più correre. Le norme attuali impongono che i controlli in questione abbiano luogo in un lasso di tempo a dir poco biblico; si tratta, infatti, di ben dieci anni, ma un ridimensionamento non è impossibile, anzi ne potrebbero risentire in maniera positiva gli impianti, ma soprattutto i lavoratori, i quali godrebbero di maggiore sicurezza.

Tra l’altro, a breve vi sarà un incontro tra i metalmeccanici, l’Inail, la prefettura e i vigili del fuoco, così da capire quali sono le modifiche più opportune in questo senso, oltre alle varie manutenzioni. Il protocollo è stato dunque avviato con grande entusiasmo e convinzione, la speranza è che si possa trattare del primo passo verso una nuova politica degli appalti nell’area industriale siracusana; nel caso, poi, di riscontri importanti, anche altre città e regioni potrebbero seguire il medesimo esempio.