Le cesoie per il taglio delle lamiere in metallo

La cesoia è la macchina operatrice che esegue dei tagli aperti sulle lamiere di metallo. Il nome alternativo è quello di cesoiatrice: il taglio in questione, il quale viene eseguito a freddo, consiste nel separare la lamiera stessa in due parti nette, senza alcun tipo di asportazione di truciolo. Le cesoie, inoltre, possono avere delle lame rettilinee, con moto alternativo o intermittente, oppure lame circolari con un moto rotatorio e più continuo. Cerchiamo di conoscere quali sono le cesoie più utilizzate a livello industriale. Anzitutto, vi sono le cesoie a ghigliottina, le quali realizzano l’operazione di taglio delle lamiere con lo spostamento parallelo e alternato di una lama verso l’altra. Le lame di questo strumento sono foggiate in modo da creare, con i loro piani inclinati, degli spigoli taglienti rettilinei, con angoli di taglio sempre molto ampi, vale a dire compresi tra 75 e 80 gradi.

Le lame, poi, tendono a lavorare come un cuneo che penetra nel corpo del metallo. Le cesoie parallele presentano invece una lama mobile che è portata da uno slittone scorrevole fra guide il cui moto risulta perciò rettilineo. Lo slittone stesso viene comandato da un perno eccentrico parallelo e solidale all’asse motore, che può ricevere il comando in maniera manuale o da un motore elettrico. Le cesoie a leva, inoltre, hanno delle lame incernierate a una estremità, dunque non agiscono in modo parallelo.

Di solito, esse sono comandate a mano, ma presentano anche degli inconvenienti: ad esempio, viene tenuto inutilizzato circa un terzo della lama stessa, visto che aprendo troppo la cesoia il pezzo non viene afferrato a sufficienza, ma tende a scivolare tra le lame, senza dimenticare il fatto che la potenza è molto più limitata. Infine, si possono citare le cesoie circolari, basate sul principio di recidere la lamiera per mezzo di due dischi di acciaio speciale con gli orli a spigolo vivo e a mutuo contatto.