Le macchine impiegate nella foggiatura

Nell’ambito delle lavorazioni plastiche e del taglio delle lamiere possiamo includere anche la tecnica della foggiatura.

Vi sono, poi, delle macchine che vengono impiegate a tal proposito e che rendono le operazioni più semplici e precise: i magli sono una di queste. Si tratta, nello specifico, di macchinari che agiscono per urto, con la mazza che nella caduta acquista una energia di moto, la quale si trasforma successivamente nel cosiddetto lavoro di deformazione, con un conseguente sviluppo di calore. Inoltre, si producono anche vibrazioni con l’incudine. C’è comunque da precisare che i pezzi che devono essere fucinati necessitano di una sezione adatta alla corsa disponibile della mazza: in questo caso, dunque, la dimensione massima della barra in lavoro è pari a un quinto della corsa.

I magli possono essere a loro volta di più tipi: possiamo citare, ad esempio, i magli a molla, a gravità (il sollevamento viene ottenuto attraverso l’avvolgimento di cinghie o funi), a vapore, ad aria compressa, i magli pneumatici e quelli atmosferici (la mazza viene comandata dalla rarefazione e compressione alternativa dell’aria racchiusa nel cilindro). Un macchinario alternativo è senza dubbio la pressa. Tutti gli sforzi sono interni e statici, non si richiedono delle grandi fondazioni e non vengono prodotte nemmeno forti vibrazioni come invece avviene nel caso dei magli.

Le presse idrauliche possono essere a corsa continua o a corsa parziale; il primo tipo, unicamente idraulico, è sostanzialmente più pratico per le lavorazioni a lunga corsa (bucatura e stiratura in profondità), mentre il secondo serve per le sbozzature e finiture di pezzi vari fucinati. Il moltiplicatore, poi, rappresenta il mezzo di comando più diffuso in tal senso: le presse sono preferite per le operazioni di grossa fucinatura, dato che l’azione penetra nella massa del metallo lavorato, migliorando quindi la grana e le qualità meccaniche, senza dimenticare gli impieghi per la foratura, la stiratura e l’estrusione.