Il manifatturiero meccanico italiano meglio della Germania

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I dati parziali del primo semestre, fino a maggio, vedono il fatturato manifatturiero italiano andare meglio di quello tedesco, con un incremento del 4,7%, contro il 3,7% registrato dai tedeschi, e addirittura l’1,9% segnato dalle aziende francesi.

Un risultato sulla scia degli incentivi del Piano Industria 4.0, dove si segnala anche il settore metallurgico, chimico, farmacologico e automobilistico. I dati sono forniti dallo studio Prometeia-Intesa Sanpaolo, ed è riferito al confronto con il 2016, segnalando un ritorno ai dati del 2011, anche se inferiore di ben il 9% rispetto all’anno pre-crisi, il 2008.

Da segnalare che in aiuto del metallurgico e del chimico sono venuti gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia, mentre per il settore meccanico, il merito va tutto agli incentivi.
La crescita è sostenuta infatti dalla domanda interna (+9,5%), anche se le vendite estere si sono segnalate in positivo, con esportazioni soprattutto negli Stati Uniti e in Russia.

All’estero, le buone performance sono da attribuirsi in particolare ai prodotti in metallo, all’elettronica, alla farmaceutica e al settore automobilistico e motociclistico, nonostante le grandi preoccupazioni per le minacce di protezionismo di Trump. Per il secondo trimestre le previsioni saranno ancora positive, sempre grazie agli incentivi ma anche agli investimenti, che lentamente, stanno tornando.