Impianti elettrici: il relè di protezione

La funzione delle cosiddette “protezioni” è di estrema importanza per quel che riguarda l’assicurazione dell’incolumità delle macchine e degli impianti elettrici insidiati da diverse cause di guasto. A seconda delle esigenze, quindi, le protezioni sono in grado di controllare delle grandezze elettriche, fisiche, meccaniche, chimiche e molte altre: inoltre, sono capaci di intervenire nel momento in cui le grandezze che sono sotto controllo raggiungono i valori di taratura degli apparecchi rilevatori. La determinazione delle protezioni stesse che devono essere inserite all’interno di un circuito va comunque fatta con estrema oculatezza, conoscendo a fondo quelle che sono le esigenze di funzionamento e di inserzione delle macchine e degli impianti, sia nelle condizioni di normale esercizio che in quelle relative a dei possibili sovraccarichi occasionali o disservizi di varia natura.

Gli apparecchi rilevatori che realizzano le protezioni attraverso il controllo di grandezze elettriche prendono il nome di relè di protezione per l’appunto. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che sono qualificati come “relè” anche quegli apparecchi di protezione il cui intervento viene a essere determinato da cause diverse da quelle elettriche. Un esempio tipico è rappresentato dal relè a sviluppo di gas Buchholz, il quale viene solitamente impiegato per la protezione dei trasformatori.

Qualche precisazione, poi, la merita anche l’uso del segno di relè che viene aggiunto a quello degli interruttori, in modo da indicarne il funzionamento automatico in apertura: è necessario ricordare che in questi casi si intende precisare che l’interruttore viene dotato di relè di massima corrente ad azione diretta, i quali ricevono dalla stessa causa di intervento la forza per agire con azionamento meccanico diretto sui dispositivi che determinano l’apertura dell’interruttore. Le caratteristiche e le possibilità di installazione di questi relè limitano le loro applicazioni a interruttori automatici per bassa tensione e a interruttori fino a 20-30 kilowatt con installazione all’interno, senza dimenticare i relè secondari, vale a dire quelli alimentati dai riduttori.