I parafulmine di protezione delle linee elettriche

La protezione delle linee elettriche avviene solitamente attraverso dei moderni scaricatori del tipo a cristallite, a caduta catodica e a espulsione d’arco. Si tratta di quelli che siamo abituati a chiamare “parafulmini”, essenziali per l’esistenza intera degli impianti elettrici. Gli scaricatori, per l’appunto, vengono montati sulla linea in questione derivandoli verso terra; dato che la loro caratteristica principale consiste nel possedere una resistenza interna che è variabile in funzione della tensione (la resistenza è elevatissima alla tensione normale per cui sono costruiti, mentre è bassa in presenza di una tensione molto alta), il loro collegamento elettrico sulla linea nel modo che è stato appena descritto è innocuo fintanto che la linea riesce a funzionare a tensione di esercizio, mentre costituiscono un franco di corrente continua a terra nell’ipotesi di una tensione della linea che sia in grado di superare determinati valori.

Si deve però tenere presente che sono sempre possibili e inevitabili degli scoppi degli scaricatori, quindi è necessario adottare degli opportuni dispositivi di protezione, come possono esserlo ad esempio le reti metalliche a maglia fitta, i quali hanno il compito di evitare la violenta proiezione a distanza dei pezzi rotti. Nel caso, poi, in cui i parafulmini siano impiegati ed adoperati per la difesa di macchinari, essi non devono mai essere sistemati a una distanza che sia superiore a trenta metri dal posto che deve essere protetto.

Un altro sistema che nel tempo si è dimostrato davvero molto efficace per la difesa delle linee elettriche aeree è quello della fune di guardia, il quale consiste appunto in una fune che corre in maniera parallela rispetto ai conduttori di linea e che è situata a una altezza tale che il piano verticale passante per la stessa fune forma con la linea ideale congiungente la fune medesima con il conduttore elettrico da proteggere un angolo che non è superiore ai trenta gradi.