L’inefficienza logistica italiana incide sul fatturato industriale

153002006

Una ricerca condotta di recente dal Centro studi e ricerche sul Mezzogiorno ha calcolato quanto incide l’inefficienza delle strutture logistiche italiane sul fatturato industriale complessivo. Secondo le ultime analisi, infatti, il ritardo delle strutture italiane del settore logistico provoca ogni anno una perdita che oscilla tra i 36 e i 40 miliardi di euro a quanto prodotto dalle industrie. 

Cala la produzione delle industrie italiane ad agosto 2013

Sulla base di questa statistica l’Italia si pone dunque 4,6 punti percentuali al di sotto delle medie europee. Tradotta in termini concreti, la ricerca vuole sottolineare soprattutto che attraverso i porti del nostro paese transita un quantitativo di merci inferiore rispetto a quanto si potrebbe in effetti far passare.

Industria italiana superata da quella spagnola

Basta pensare, ad esempio, che solo il 6,3% delle merci che attraversano il canale di Suez raggiunge poi i porti italiani giungendo nel Mediterraneo. Anche le tempistiche, sulle tratte internazionali offerte dalle altre nazioni che si affacciano sul bacino sembrano essere migliori e più competitive di quelle italiane, cosa che le rende preferibili per la movimentazione rapida delle merci.

Ma non è tutto. Secondo una statistica americana, in media, gli imprenditori italiani devono presentare 4 documenti, attendere 19 giorni e pagare 1.006 dollari per esportare un container standard, mentre per effettuare una importazione i documenti sono 4, i giorni di attesa sono 17 e la spesa è pari a 1131 dollari.

Le medie europee, neanche a dirlo, sono più economiche e più rapide. Dunque preferite. Eppure la logistica italiana contribuisce al 12,7% del Prodotto Interno Lordo ed ha un valore di circa 200 miliardi di euro. Le performance italiane, tuttavia, a livello mondiale nel settore della logistica raggiungono solo il 24 esimo posto.