Materiali metallici: l’acciaio e le sue leghe

Se si dovessero elencare tutte le tipologie di acciai che vengono sfruttati a livello industriale, ci sarebbe quasi da impazzire. Un’elencazione è comunque necessaria, mettendo in risalto le categorie più interessanti e utili da questo punto di vista. Ad esempio, si può cominciare dall’acciaio al carbonio, il quale viene sfruttato soprattutto per i grossi alberi, gli alberi da pistoni, gli ingranaggi industriali, i bulloni e i dischi per le seminatrici. Gli acciai al cromo-manganese, invece, sono molto utili in sostituzione di quelli al nichel, soprattutto quando si tratta di lavorare su organi di macchine di medio spessore e non molto sollecitati. Il cromo-vanadio, poi, risulta prezioso nel caso in cui vi siano dei pezzi di dimensioni non eccessive, visto che hanno una penetrazione di temperatura piuttosto limitata.

Tra l’altro, la lega in questione si presta molto bene anche per le costruzioni del settore aeronautico e automobilistico. Non si deve dimenticare, inoltre, la lega al cromo-nichel: in tal caso, infatti, l’utilizzo è molto ampio nell’ambito dell’industria delle costruzioni e per i tubi e le lamiere che possono essere saldati ad alta resistenza (la temperatura più consigliata in tal senso sono i quattrocento gradi). Unendo il nichel al cromo e al molibdeno, poi, si ottiene un acciaio che si presta ottimamente alla cementazione e alla nitrurazione per le strutture già saldate; gli organi che più si associano sono senza dubbio quelli ad altissima resistenza e tenacità.

Quando invece l’acciaio presenta un medio tenore di alluminio e uno strato nitrurato piuttosto duro, le parti sono soggette a usura e fatica; una fragilità minore è quella del materiale a basso tenore di alluminio e a strato nitrurato resistente agli urti, visto che si presta perfettamente a quelle parti che sono soggette a usura, come ad esempio gli alberi a gomiti e gli ingranaggi. Infine, si possono elencare gli acciai martensitici e austenitici al cromo.