Industria meccanica: gli acciai da cementazione

Gli acciai di cementazione sono usati soprattutto quando presentano una buona percentuale di carbonio: uno dei pericoli che essi presentano è quello di possibili deformazioni e rotture nella tempra successiva, per cui si adottano solo per i pezzi di piccole dimensioni e di disegno abbastanza semplice. Si possono utilizzare altrimenti degli acciai speciali, i quali consentono la tempra in olio, la quale è meno energica e dà meno tensioni interne e distorsioni. Gli acciai per cementazione con carbonio hanno la composizione generalmente compresa entro limiti ben precisi.

Nello specifico, il carbonio è compreso tra lo 0,07 e lo 0,23%, il manganese tra lo 0,3 e l’1,1%, il silicio meno dello 0,35%, il cromo tra lo 0,4 e l’1,1%, il nichel tra lo 0,4 e il 3,2% e il molibdeno tra lo 0,15 e lo 0,3%. Il tenore di silicio è limitato, visto che proprio questo elemento è in grado di ostacolare la penetrazione del carbonio. Il cromo contenuto in basso tenore, poi, agevola di gran lunga la stessa penetrazione, ma per alti tenori la ostacola. Il nichel diminuisce invece la velocità di diffusione del carbonio, anche se provoca una più uniforme cementazione del pezzo. Il tipico impiego che può essere menzionato è quello relativo alla costruzione di parti meccaniche e di ingranaggi per la medesima industria.

Una volta sottoposto al trattamento in questione, l’acciaio riesce a conseguire una maggiore tenacità e un’alta resistenza all’usura. Questi acciai, poi, sono capaci di utilizzare i leganti tipici degli acciai da bonifica (in primis il nichel, il cromo e il molibdeno), in modo da migliorarne sensibilmente la temprabilità. Gli acciai da cementazione sono prodotti in genere in base alle caratteristiche meccaniche che sono richieste di volta in volta. Questa stessa produzione, infine, si riferisce a decine di specifiche di acciaio, sta poi alle aziende che sono specializzate in tale campo industriale venire incontro alle esigenze.