Metalli industriali: il processo triplex

Quando si parla di processo triplex si fa riferimento a una successione di tre distinti processi che vengono posti in essere su uno stesso metallo: l’obiettivo specifico di questa operazione industriale è quello di ottenere un prodotto finale che sia in grado di garantire una elevata qualità. Il caso che è più comune da questo punto di vista è quello che riguarda l’affinazione della ghisa, la quale talvolta consta di tre fasi distinte. Ad esempio, dapprima si provvede ad affinare nel cosiddetto convertitore Thomas, in cui si verificano la defosforazione e la decarburazione, con un grado che può essere definito come “molto spinto”.

L’acciaio ottenuto in questa maniera viene trattato ancora una volta e va a finire nel forno Martin-Siemens, in cui si completa la già citata defosforazione, avviene una certa desolforazione e si procede con le aggiunte, in modo da riportare la composizione ai limiti che si desiderano maggiormente. Il passaggio conclusivo è quello che coinvolge il forno elettrico acido, dove il metallo in questione viene disossidato in maniera completa. Insomma, si ha proprio una integrazione di tre elementi e una successione di altrettante fasi. È la metallurgia l’ambito industriale che beneficia più spesso di tale processo: il suo nome alternativo è quello di “Assoluto triplex”, particolarmente adatto quando la grande qualità della produzione è il risultato di una base partenza costituita da materie prime scadenti.

Nell’ipotesi si dovesse rinunciare a una delle fasi poc’anzi descritte, allora si tratterebbe ovviamente del processo duplex. Un triplex molto interessante è quello che è stato avviato dalla compagnia Nord Zinc: in pratica, viene coinvolto l’acciaio, in modo da dar vita a un risultato impeccabile, grazie soprattutto al processo di zincatura a caldo e alla verniciatura a polvere, senza dimenticare alcuni trattamenti speciali che riguardano le superfici intermedie. In questo caso è lo strato di lega acciaio-zinco che protegge il manufatto.