Industria tessile: i processi del raion

Il raion è una delle fibre tessili artificiali più conosciute quando si parla di quelle che vengono ottenute dalla cellulosa. L’industria in questione viene fondata su tre processi specifici: il processo alla viscosa, quello all’ammoniurio di rame e quello dell’acetato. Il processo alla viscosa consiste in pratica in diverse operazioni. Si parte anzitutto con l’allestimento del cartone di cellulosa, passando poi alla mercerizzazione della stessa per ottenere la cosiddetta sodio-cellulosa.

I passaggi successivi sono quelli della triturazione e maturazione, la solforazione con solfuro di carbonio, la preparazione della viscosa e la sua conseguente maturazione, concludendo il tutto con i trattamenti sussidiari alla filatura (ad esempio, la de acidificazione, il candeggio, la desolforazione, l’avvivaggio, l’imballo e l’essiccazione. Il processo all’ammoniuro di rame, al contrario (detto anche “processo cuproammoniacale”) può essere riassunto in diverse fasi. I cascami di cotone, i linters oppure la cellulosa del legno, ad elevato contenuto, vengono dapprima riscaldati con una opportuna soluzione alcalina, lavati e poi pompati nelle cosiddette olandesi, centrifugati e infine essiccati. Il prodotto in questione, purificato nella maniera più adeguata, viene trattato a freddo in dei cilindri di lamiera con una soluzione cuproammoniacale contenente il 3% di rame (reattivo di Schweizer), nella quale, in seguito ad agitazione, si scioglie nella quantità di circa il 10%. Sempre a basse temperature, poi, la soluzione vischiosa viene ad essere filtrata e stabilizzata per aggiunta di soda caustica e di sostanze organiche (glucosio, glicerina, acido tartarico e quant’altro).

Il processo all’acetato, infine, consiste nell’acetilazione con una miscela che viene ad essere costituita da anidride acetica all’85% e da acido solforico a sessantasei gradi. Il prodotto acetilato è infine idrolizzato a caldo per aggiunta di acido acetico al 50%, precipitato con acido diluito, lavato con acqua, disidratato per centrifugazione, essiccato con aria fredda e filato. Per la filatura stessa si scioglie l’acetato in acetone al 95%.