Chimica industriale: l’ossidazione anodica

L’ossidazione anodica è il processo chimico-industriale che viene provocato attraverso l’elettrolisi anziché con l’intervento di ossidanti di tipo chimico. Le ossidazioni di questo tipo presentano in genere il vantaggio, rispetto a quelle chimiche, di dar luogo a un solo prodotto e non a una miscela singola. Tale risultato si ottiene attraverso un controllo molto accurato sia del potenziale dell’anodo che della densità di corrente, oltre che con una opportuna scelta della soluzione elettrolitica. Le ossidazioni elettrolitiche sono molto usate soprattutto nella chimica inorganica, dunque è necessario ricordare le principali che vengono impiegate nell’industria.

La passivazione dei metalli, ad esempio, consiste nel funzionamento del manufatto metallico con un anodo in una cella elettrolitica che contiene in genere una soluzione alcalina e opportuni sali. Durante l’elettrolisi il manufatto viene ossidato, ricoprendosi di uno strato di ossido o di sali, il quale lo proteggerà dagli effetti della corrosione. La raffinazione elettrolitica dei metalli, al contrario, prevede un iter diverso. Anzitutto, il metallo che deve essere raffinato viene fatto funzionare, anche in questo caso, da un anodo in una cella che contiene un elettrolita composto da acqua, un acido forte e ioni dello stesso metallo.

Nel corso dell’elettrolisi, il metallo tende a ossidarsi passando in una soluzione insieme alle impurità che sono costituite dai metalli meno nobili, mentre quelle più nobili, mano a mano che il metallo si disgrega , si staccano dal pezzo e vengono raccolte sul fondo. Il processo di raffinazione viene poi completato con la riduzione al catodo del metallo puro. Il rame per usi elettrici è poi purificato quasi esclusivamente in questa maniera. Infine, si può fare riferimento alla produzione di sostanze chimiche. Se, a differenza dei due casi che si sono appena visti, le sostanze che si ossidano non formano parte dell’anodo, ma sono presenti in soluzione, il processo può essere sfruttato per produrre nuove sostanze chimiche che sono recuperate in modo molto agevole.