Da oggi scatta il pagamento tracciabile degli stipendi

Da oggi nessuna azienda potrà più pagare gli stipendi in contanti. Una misura che è stata decisa per necessità, dato che il fenomeno del pagamento parziale in contanti stava assumendo dimensioni notevoli.

La vicenda è nota. Si faceva firmare la busta paga è il pagamento dello stipendio per l’intero importo, ma il contante era sempre minore. I lavoratori erano costretti ad accettare per non perdere il posto di lavoro.

Con l’ultima legge di Bilancio si è posto un paletto importante, da cui sono esclusi solo i dipendenti pubblici, i lavoratori domestici e gli stagisti.

La truffa e la soluzione

Fu Titti Di Salvo che anni fa iniziò a segnalare il fenomeno e la soluzione delle false buste paga. Per “prevenire gli abusi” ed evitare le “truffe”, non solo si è posta l’obbligatorietà del pagamento bancario tracciabile, ma come già deciso dal tribunale, si è anche indicato il principio giuridico secondo cui la firma in busta paga non viene più ritenuta una prova valida del pagamento.

Solo la tracciabilità dunque, sarà considerata una prova dell’avvenuto pagamento.

Si evita così il ricatto ai lavoratori che sono costretti a restituire parte del loro salario. Una pratica diffusa e disgustosa. Il pagamento cash sarà possibile solo tramite banca o posta e con un conto corrente di tesoreria, con mandato di pagamento. Solo il lavoratore potrà riscuotere l’assegno.
Le multe per i trasgressori variano da 1.000 a 5.000 euro. Tutto pronto anche per le norme applicative, già create dall’Ispettorato del Lavoro.