Rifiuti industriali: accordo tra Confindustria e Provincia di Alessandria

La Provincia di Alessandria si è impegnata, insieme a Confindustria, a mappare i centri di raccolta, di recupero e di smaltimento dei rifiuti industriali: in effetti, la giunta in questione ha approvato ufficialmente il protocollo d’intesa che prevede la corretta gestione e il recupero di questi rifiuti, visto che le difficoltà riscontrate negli ultimi anni sono state evidenti. In pratica, il territorio della provincia piemontese si è caratterizzato per un gran numero di imprese che sono consapevoli di quelle che sono le normative in vigore dal punto di vista ambientale (con un particolare riferimento proprio per la gestione dei rifiuti), ma l’applicazione vera e propria è tutta un’altra cosa.

Archeologia industriale: protocollo d’intesa a Ronciglione

Gli appassionati di archeologia industriale devono segnare con un bel cerchio rosso la data di dopodomani, sabato 13 ottobre 2012: si tratta infatti della giornata in cui a Ronciglione (comune laziale in provincia di Viterbo) si provvederà a siglare il protocollo d’intesa tra lo stesso municipio e l’Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industrilae), senza dimenticare la presenza determinante del Centro Ricerche e Studi di Ronciglione, un ente che si occupa della tutela, della valorizzazione e della gestione del patrimonio industriale di questa zona.

Un protocollo d’intesa per la crisi dell’area industriale della Val Vibrata

La Val Vibrata è una delle zone più interessanti dell’Abruzzo, celebre soprattutto per le sue case di terra e gli itinerari naturalistici adatti per le mountain-bike e le passeggiate a cavallo: purtroppo, però, in questi ultimi tempi si deve parlare della valle in questione in termini meno lusinghieri, visto che l’area industriale vive un momento a dir poco critico, tanto che la Provincia di Teramo e le parti sociali hanno deciso di dar vita a una intesa per sanare questa situazione. Il protocollo a cui si sta facendo riferimento si chiama proprio “Obiettivo crisi Val Vibrata” e rappresenta il risultato finale di mesi e mesi di lavori e analisi economiche sul territorio. L’obiettivo finale sarà quello di ottenere un importante finanziamento sia dalla Regione che dal Governo.