Amplificatori rotanti: l’amplidina e il rototrol

Gli amplificatori rotanti, la definizione più semplice con cui sono conosciuti i cosiddetti regolatori elettromagnetici, non sono servono ad altro che a controllare determinate potenze oltre il limite di convenienza per gli amplificatori magnetici. Come avviene anche nel caso dei generatori a corrente continua, essi devono essere azionati da un apposito motore. Inoltre, possono essere sostanzialmente di due tipi, vale a dire ad eccitazione separata (quella che viene chiamata amplidina) e quello dotato di auto-eccitazione, denominato anche con parole anglosassoni, ovvero “rototrol-rotating control“).

L’amplidina, caratterizzata da quattro spazzole (di cui due in corrente continua e generalmente bipolare) ha un avvolgimento di controllo dell’eccitazione; la variazione, in esso, della corrente di alcuni centesimi fa variare la corrente nel circuito controllato di qualche centinaio di unità di misura. Il circuito di controllo, per la piccola corrente, può a sua volta essere controllato con un dispositivo a tubi elettronici. Tra l’altro, la potenza massima che può essere raggiunta in questi casi è pari a circa cento chilowatt, mentre per le potenze più basse viene controllato direttamente il motore. Nel caso di potenze ancora più alte, allora il campo del generatore che alimenta il motore diventa il protagonista assoluto. L’amplidina può essere anche associata eventualmente ad altre apparecchiature elettroniche e in questo modo dà sempre le stesse possibilità di indotto, di regolazione della velocità e di comando di posizione.

Il rototrol, invece, il quale può anche essere considerato come una dinamo autoeccitata dotata di una serie di avvolgimenti induttori, viene impiegato come eccitatore di dinamo, mentre non può mai essere applicato in maniera diretta a un motore. Con il montaggio a monte, poi, consente una regolazione che è tra le più precise in assoluto per quel che concerne le piccole velocità con elevata sensibilità di controllo. Il suo impiego tipico è il controllo della costanza di uno sforo di trazione, con la robustezza a rappresentare una delle caratteristiche principali.