Sottostazioni elettriche: la conversione di corrente

Nell’ambito delle sottostazioni e degli impianti di conversione, assume una certa rilevanza la conversione di corrente alternata in continua. In questo caso, le più importanti sottostazioni sono quelle che presentano dei gruppi rotanti sincrono-dinamo e che consentono anche la regolazione della tensione della rete sulla quale sono derivati i sincroni, effettuando un rifasamento della rete stessa mediante il funzionamento dei sincroni con sovraeccitazione: inoltre, molto interessanti sono le sottostazioni che presentano dei raddrizzatori a vapori di mercurio.

La conversione mediante l’uso di commutatrici è meno frequente al giorno d’oggi rispetto al passato e si limita solamente alle potenze modeste, mentre quella con gruppi asincrono-dinamo è riservata ai piccoli posti con batterie di accumulatori. Le officine di conversione con batterie di capacità e a repulsione sono rare e destinate a speciali applicazioni di tipo industriale. Nelle officine con gruppi sincrono-dinamo, poi, il motore sincrono è di solito avviato e fatto funzionare come asincrono, a tensione ridotta, ed è quindi necessario prevedere per ogni singolo gruppo l’autotrasformatore di avviamento, un commutatore e uno speciale interruttore che esclude l’autotrasformatore ad avviamento effettuato. I tipici esempi sono rappresentanti dalle ampolle di vetro (in tal caso le installazioni sono relativamente semplici, visto che non vi sono pompe per il vuoto e circolazione di acqua refrigerante), oppure la cassa metallica.

Le ampolle di vetro costruite nel nostro paese sono finalizzate a delle potenze fino a seicento chilowatt e tensioni fino a tre chilowatt: l’adescamento è di tipo diverso, secondo le esigenze del costruttore (dispositivi ad ampolla mobile e ad ampolla fissa). Un gruppo raddrizzatore a vapore di mercurio comprende in genere un trasformatore di alimentazione, dei partitori anodici, una bobina catodica, un raddrizzatore e un’apparecchiatura ausiliaria. Nelle officine con commutatrici, infine, è necessario prevedere i trasformatori o gli autotrasformatori di alimentazione, visto che tra tensione alternata e tensione continua vi è un rapporto fisso.