La deidrogenazione dei depositi galvanici sui metalli

La deidrogenazione è un’operazione tipica dell’industria metallurgica: in effetti, essa consiste essenzialmente nella liberazione dei depositi galvanici sui metalli dall’idrogeno assorbito nel corso dell’elettrolisi. Questo stesso idrogeno conferisce una notevole fragilità allo strato in questione. Con tale processo, inoltre, si ridona una elasticità molto importante al ricoprimento galvanico stesso, conferendo inoltre una maggiore resistenza alla corrosione. Per riuscire a ottenere la deidrogenazione, è necessario che i pezzi zincati e quelli cadmiati vengano trattati in un forno alla temperatura di 180-190 gradi per un paio di ore al massimo.

Gli strati di cromo, i quali sono particolarmente fragili a causa della grande quantità di idrogeno che si sviluppa durante il processo di cromatura, possono addirittura criccarsi nella stessa vasca di elettrolisi. Però, c’è da dire che, visto che l’idrogeno assorbito è in grado di conferire al cromo una maggiore durezza e riesce a migliorarne al contempo la resistenza all’abrasione, la deidrogenazione deve essere condotta necessariamente fino al punto di diminuire in maniera conveniente la fragilità stessa, pur mantenendo una durezza che può definirsi come “abbastanza elevata”. Anche in questa situazione, poi, si va ad operare riscaldando le superfici che sono state cromate a una temperatura compresa tra i cento e i trecento gradi; più in generale, comunque, intorno ai 180 gradi è la scelta ottimale, dato che con essa si possono evitare le alterazioni notevoli delle proprietà fisiche dello strato di metallo.

Tra l’altro, bisogna sottolineare come il nome stesso a cui si sta facendo riferimento, deidrogenazione appunto, è ricorrente anche in un altro settore, vale a dire quello della chimica industriale. In effetti, con esso si indica il procedimento industriale che viene sfruttato per la sintesi di olefine (uno dei principali alcheni per la precisione) applicato agli idrocarburi della serie satura. Di particolare importanza è senza dubbio la deidrogenazione catalitica che va a coinvolgere il butano per la preparazione del butadiene.