Le fibre sintetiche più importanti a livello industriale

Nell’ambito dell’industria tessile, le fibre sintetiche più importanti sono pressoché sconosciute ai più: una breve elencazione può consentire di comprendere di cosa si tratta e delle caratteristiche più comuni. Tre delle principali fibre sintetiche sono soprattutto il nylon, il perlon e il lilion. Si tratta, nello specifico, di fibre “poliammidiche”; il nylon è quella più conosciuta e diffusa, tanto da essere stata la prima che ha beneficiato della produzione a livello commerciale. Il sale di nylon, inoltre, viene prodotto mediante delle complesse reazioni chimiche, partendo da materie prime come il petrolio, il catrame e l’ammoniaca. Il sale, poi, viene disciolto in acqua e condensato in autoclave: in questo modo si ottiene un polimero sotto forma di nastro che viene raffreddato e frantumato in piccoli granuli.

Il suo largo utilizzo industriale è dovuto soprattutto alla elevata resistenza alla rottura, superiore perfino a quella dell’acciaio comune. Il dacron e il terital, invece, sono delle fibre poliesteri. Nascono da sostanze che derivano dall’acqua, dal carbone e dal petrolio e il polimero ottenuto viene fuso e filato come il nylon. Inoltre, sono dotate di una grande resistenza alla trazione e all’abrasione, senza dimenticare le loro proprietà antimuffa e antitarme. L’orlon, il leacril e il dralon, al contrario, sono le fibre acriliche, prodotte attraverso la polimerizzazione dell’acrilonite, ottenuta a sua volta partendo da elementi di base come carbone e aria.

La loro leggerezza le rende ideali per molti articoli di maglieria. Il movil è una fibra che deriva dal cloruro di vinile, un materiale molto sfruttato nell’ambito delle materie plastiche; la caratteristica principale è rappresentata dalla completa infiammabilità, la soluzione più idonea per la confezione di tendaggi, coperte, tappeti e tessuti industriali. Infine, c’è il meraklon. Si tratta di una fibra propilenica, impiegata da non molti anni. La leggerezza e la resistenza all’usura le consentono di non assorbire l’umidità: per questo motivo, la si impiega soprattutto nel settore delle moquette e dei tessuti di arredamento.