Chimica industriale: i diversi utilizzi del catrame

Il catrame è uno dei principali risultati della chimica industriale: si tratta, infatti, del prodotto della distillazione (carbonizzazione) dei combustibili fossili. Esso si presenta come un liquido piuttosto viscoso a temperatura ambiente, di colore variabile dal bruno al nero e con un peso specifico superiore a uno. In questo caso si possono distinguere il catrame di carbon fossile, quello di altoforno, quello di lignite e quello di legno o vegetale. Nel caso del catrame di carbon fossile, una denominazione alternativa è quella di “catrame minerale”. Esso si ottiene nella distillazione secca del litantrace per la produzione del gas domestico (il catrame di gas appunto) e del coke metallurgico (catrame di cokeria).

Il prodotto in questione è viscoso, nerastro, di odore fenolico penetrante e con un peso specifico che tiene conto di una temperatura pari a venti gradi. Il catrame d’altoforno, invece, si ottiene raffreddando i gas degli altiforni in recuperatori, andandoli poi a lavare per sottrarne l’ammoniaca. Questa tipologia contiene pochi idrocarburi aromatici leggeri, paraffina e fenoli (fino al 35% per la precisione, specialmente cresoli e guaiacolo). Il catrame di lignite è fornito essenzialmente da ligniti bituminose che, sottoposte a distillazione, danno luogo a gas, acqua, catrame e coke. Il catrame in questione è una massa bruna e butirrosa, con al suo interno idrocarburi paraffinici, composti azotati, solforati, ossigenati e quant’altro.

Dalla sua lavorazione, poi, si ottengono la benzina pesante (bollente e densa), l’olio solare, gli oli da gas e la paraffina. Infine, c’è il catrame di legno o vegetale. In quest’ultimo caso, si ottiene il catrame come prodotto secondario della distillazione secca del legno, insieme all’acido pirolegnoso e all’alcol metilico (il prodotto principale è il carbone da legna). Il liquido acquoso è in parte disciolto e in parte sospeso: molto usati sono il catrame di faggio e quello di conifere (pini e abeti in primis), utile per calafatare le navi.