Industria elettronica: l’utilità del germanio

Il germanio è l’elemento chimico che appartiene al quarto gruppo del sistema periodico: il suo utilizzo da parte dell’industria chimica è limitato ad alcuni settori, ma bisogna anzitutto conoscerne le caratteristiche più importanti. Ad esempio, esso ha proprietà intermedie tra quelle che sono proprie dello stagno e quelle del silicio; allo stato elementare, inoltre, lo si può rinvenire con il tipico aspetto metallico, di colore grigio argenteo e dalla consistenza piuttosto fragile. L’importanza tecnologica è molto alta, visto che le applicazioni sono diffuse nell’ambito dell’elettronica da diversi anni a questa parte.

Il germanio è stato prodotto per la prima volta in assoluto a partire dal minerale argirodite; attualmente, viene ottenuto dai minerali di zinco o dalle ceneri di carbon fossile, ma il risultato è il medesimo. Fondamentale è anche la raffinazione di questo elemento, dato che viene eseguita attraverso il cosiddetto metodo di Pfann, vale a dire per zone ben precise e con un forno anulare. Le sue caratteristiche elettriche lo pongono di diritto nella classe dei semiconduttori: se è puro, inoltre, ha una resistenza che rappresenta un valore intermedio tra quello dei conduttori e quello degli isolanti. Tutte queste caratteristiche elettriche sono fortemente influenzate dalla presenza di quantità anche piccole di impurità. In aggiunta, il germanio a temperatura ambiente risulta essere molto stabile.

Allo stato elementare che è stato ricordato in precedenza, tale elemento forma anche delle leghe con quasi tutti gli elementi, nonostante la solubilità degli altri nel germanio sia piuttosto scarsa. L’impiego è molto largo e comune per quel che riguarda la fabbricazione di diodi raddrizzatori per i microonde, ma anche nei radar. L’invenzione del transistor, poi, lo ha reso praticamente insostituibile nell’industria elettronica, ma non bisogna dimenticare nemmeno l’industria degli apparecchi ottici, dato che i filtri e le lenti di germanio sono utili per le regioni infrarosse dello spettro.