Industria metallurgica: lo stronzio

Lo stronzio è un elemento metallico che appartiene al secondo gruppo del sistema periodico: è abbastanza diffuso in naturale e i suoi minerali principali sono la celestina e la stronzianite. Il metallo puro è stato preparato per la prima volta nel 1808 da Sir Humphry Davy, il quale provvide a elettrolizzare una miscela di idrossido di stronzio ed ossido di mercurio, e usando un catodo di mercurio metallico. Anche nelle preparazioni industriali più moderne dell’elemento viene adottato il metodo elettrolitico, sfruttando un catodo di ferro che viene lentamente estratto dalla soluzione, costituita da una massa fusa di cloruro di stronzio e cloruro di potassio.

In questa maniera si ottengono delle barre di stronzio di elevata purezza. Il metallo, comunque, non è prodotto dal punto di vista commerciale in grande quantità, dato che il calcio e il bario, chimicamente molto simili allo stronzio, sono anche molto più abbondanti. Quali sono le sue proprietà principali? Lo stronzio naturale è caratterizzato da quattro isotopi stabili. Il suo tipico aspetto è bianco-argenteo, ma bisogna sottolineare anche l’estrema malleabilità, la duttilità e la buona conduttività elettrica. In aggiunta, esso non risulta essere molto pesante: la fusione avviene a 757 gradi, mentre tende a bollire a 1.366 gradi. Le proprietà chimiche sono molto simili a quelle del calcio e del bario.

Si tratta infatti di un elemento riducente, il quale si ossida facilmente all’aria, trasformandosi in un ossido dotato di nettissime caratteristiche basiche. In atmosfera di ossigeno, poi, brucia molto rapidamente con una fiamma luminosa di colore rosse caratteristico. Le applicazioni commerciali sono modeste: il nitrato, ad esempio, viene usato in ambito pirotecnico, mentre l’ossido idrato trova impiego nell’estrazione dello zucchero dalla melassa, in quanto può formare un saccarato insolubile dal quale viene recuperato per trattamento con anidride carbonica, sotto forma di carbonato. I saponi di stronzio, infine, sono piuttosto stabili anche alle temperature più elevate.