Terre rare: alla scoperta dell’yttrio

L’yttrio è un elemento metallico cosiddetto “di transizione” e che appartiene al terzo gruppo del sistema periodico. La sua scoperta risale al 1794, grazie al chimico finlandese Johan Gadolin: quest’ultimo stava infatti analizzando alcuni minerali che provenivano dalla zona di Ytterby, in Svezia, da cui il nome del metallo stesso. Tra tutte le terre rare, esso è il secondo in abbondanza, subito dopo il cerio: i minerali più importanti sono senza dubbio la gadolinite e la samarskite. Per quel che concerne i composti chimici, poi, vengono separati da quelli delle altre terre rare attraverso la cromatografia a scambio ionico.

Questo metallo viene prodotto mediante la termoriduzione del cloruro anidro da parte dei metalli alcalini. La temperatura di fusione è pari a 1.509 gradi: si tratta di un elemento di aspetto argenteo, duttile e molto reattivo. È facilmente ossidato all’aria e reagisce con l’acqua liberando idrogeno. Dal punto di vista chimico, inoltre, è molto simile al disprosio e all’olmio e la separazione dei suoi composti da quelli di questi due elementi è piuttosto difficile. In tutti i suoi composti, l’yttrio si comporta da trivalente positivo. Il metallo vero e proprio viene utilizzato nella preparazione di leghe e in operazioni che hanno a che fare con l’industria metallurgica.

L’elevato punto di fusione, la sua piccola sezione di urto neutronica e la resistenza all’attacco chimico da parte dell’uranio fuso ne suggeriscono delle applicazioni pratiche nei reattori nucleari. I composti dell’elemento in questione sono usati nei vetri di ottica e in delle ceramiche speciali: l’yttrio radioattivo, invece, risulta essere utile nella cura dei tumori. Attualmente, l’impiego industriale forse più importante è quello relativo alla preparazione di particolari sostanze (i fosfori), usate negli schermi dei televisori a colori, i quali hanno delle prestazioni cromatiche davvero eccezionali e che hanno contribuito non poco al grande sviluppo industriale degli ultimi trenta anno del settore dell’elettronica.