Industria metallurgica: la lavorazione del piombo

Come si prepara con esattezza il piombo a livello metallurgico? Il minerale in questione, in genere arricchito per flottazione, viene sottoposto a riscaldamento in corrente d’aria, in condizioni variabili a seconda del tipo di minerale e del metodo con cui viene preparato. Nel procedimento per arrostimento e riduzione, il solfuro viene trasformato direttamente in ossido e questo è ridotto con carbone, in forni a tino, per dare luogo a piombo impuro insieme a una matta piombifera che contiene l’arsenico. Nel processo di arrostimento e reazione, invece. la galena viene riscaldata in forni a riverbero oppure in delle muffole, in presenza di poca aria, per ottenere una miscela, in proporzioni appropriate, di solfuro solfato e ossido di piombo.

Si toglie poi l’aria quasi completamente e si innalza la temperatura fino a 800-1000 gradi. In queste condizioni così particolari, si realizzano le reazioni tra il solfuro e il solfato che portano alla formazione di piombo metallico ed anidride solforosa. Il piombo metallurgico è alquanto impuro, contenendo soltanto il 95% di elemento. La raffinazione avviene mediante un adeguato procedimento elettrolitico in cui l’elettrolita è costituito da una soluzione acquosa di acido fluosilicico che contiene delle piccole quantità di gelatina e di fluosilicato di piombo.

Se il materiale di partenza contiene molto zinco (in alcuni casi si arriva fino allo 0,5%), questo viene rimosso con il processo Betterton, il quale consiste nel far passare attraverso il piombo fuso (contenuto in dei recipienti di ghisa) del cloro gassoso: si forma così del cloruro di zinco che sale alla superficie della massa fusa e viene successivamente recuperato. Di norma, il piombo presenta due numeri di ossidazione, vale a dire +4 e +2; in entrambi gli stati, il minerale ha caratteristiche metalliche, che sono comunque più marcate nel secondo caso. In tal caso, è comprovata la resistenza all’attacco da parte degli acidi solforico e cloridrico, ma si scioglie molto lentamente in acido nitrico.