Il dopo Marchionne è già iniziato. Manley a capo di FCA

marchionnePurtroppo Sergio Marchionne è in coma irreversibile, a cause delle complicanze post operatorie. Sulle sue condizioni c’è il massimo riserbo, tanto che l’ospedale svizzero dove si trova rifiuta anche di confermare il ricovero.

Ma la dichiarazione di Elkann alla stampa non lascia dubbi. Così la FCA ha già stabilito il futuro. Un gruppo così grande non può restare senza una guida, infatti la borsa ha già segnato un forte calo del titolo.

Manley a capo del gruppo

Non lasciare il gruppo alla mercé dei mercati, specialmente dopo l’addio anche di Alfredo Altavilla, fattosi da parte dopo la nomina di Manley a capo di FCA. È questo il segnale per far riprendere il gruppo dallo choc. Un segnale di continuità operativa, con la politica preoccupata dal futuro del gruppo.

Da Di Maio il messaggio “che l’Italia è un paese che investirà nell’automotive e soprattutto nell’automotive elettrico”. Ma anche parole di difesa del manager, attaccato da molti per le sue politiche industriali: “Magari non siamo andati d’accordo quasi su nulla in questi anni, ma una sinistra che quando era potente gli ha permesso di fare quello che voleva e ora lo attacca è miserabile. Una persona che sta male va rispettata”.
Parole di elogio anche da Montezemolo, che pur in passato fu silurato alla Ferrari proprio dal manager: “Marchionne, uno dei più grandi manager internazionali”, ricordando i “contrasti anche molto duri. Ma mai ho messo in discussione il coraggio, la capacità e la visione di Sergio, che hanno permesso salvataggio e rilancio del primo gruppo industriale italiano e contribuito a modernizzare le relazioni sindacali nel paese”.