Decreto dignità, per Confindustria l’effetto sarà disastroso

decreto dignitaIl Decreto dignità continua a far discutere in un botta e risposta tra Confindustria e il premier Conte. Secondo l’associazione degli industriali gli effetti saranno peggiori di quelli preventivati dal Governo. Ma il premier Conte contrattacca, assieme a Di Maio, denunciando “toni allarmistici”.

Continuano intanto le audizioni alla camera. Per gli imprenditori c’è sproporzione e fanno sentire la loro voce: “No retromarce sulle riforme, modificare il testo”

Il punto

Confindustria scrive la sua relazione sul decreto Dignità, ribadendo i suoi dubbi. Il testo “pur perseguendo obiettivi condivisibili” porta ad un “più incerto e imprevedibile quadro delle regole”.

Secondo gli industriali, il decreto potrebbe frenare crescita e investimenti.
In primo luogo c’è il ritorno delle causali, che potrebbe disincentivare le assunzioni per il rischio di vertenze lavorative.
Per viale dell’Astronomia, saranno 8mila i lavoratori in meno ogni anno. La direttrice generale Marcella Panucci lo ha riferito in audizione alle Commissioni riunite Finanze e Lavoro.
Ma arriva anche la risposta del premier Conte: “Confindustria fa la sua parte ma secondo me fraintende. A leggere con attenzione il decreto dignità si accorgerà che non ha nulla da temere”. “Con il decreto dignità limitiamo la possibilità di utilizzare i contratti a tempo determinato è un obiettivo politico e Confindustria dovrebbe condividerlo. Noi dobbiamo contrastare il precariato. L’abuso dei contratti a tempo determinato non può essere obiettivo neppure di Confindustria”.