L’Itis Fermi di Lucca festeggia il suo mezzo secolo di vita

62611_162061263954869_864477800_nMezzo secolo e non sentirlo: l’Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi di Lucca ha compiuto cinquanta anni, un evento che non poteva non essere ricordato in maniera degna. In effetti, sono state organizzate diverse iniziative, le quali hanno coinvolto tutto il comune toscano e le autorità cittadine (provincia e comune in primis). Si tratta di celebrazioni che sono cominciate sabato scorso e che termineranno addirittura il prossimo 7 giugno. Tre giorni fa, ad esempio, è stato consegnato il cosiddetto “smeriglio”, vale a dire un cannone del XVI secolo realizzato dall’istituto in questione e a cura di diversi docenti all’Opera delle Mura.

Lucca: ancora contrasti sull’area industriale di Fagnano

La Provincia di Lucca ha preso una decisione importante per quel che concerne la realizzazione della zona industriale nell’area di Fagnano, una delle più importanti frazioni del comune toscano: in effetti, la giunta in questione ha scelto di percorrere la strada del ricorso alla Commissione Paritetica Regionale, con il regolamento urbanistico lucchese che è stato approvato dalla precedente amministrazione comunale che la farà da padrona. Che cosa è successo di preciso? La stessa giunta a cui si sta facendo riferimento ritiene che vi sia un contrasto piuttosto evidente per quel che concerne il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale attualmente in vigore, quello che viene conosciuto anche con la sigla Ptc.

Storia dell’industria tessile: il filatoio “bolognese”

Uno dei filatoi industriali più famosi nel nostro paese è passato alla storia come “bolognese”: si tratta, in realtà, di un errore, visto che venne sicuramente ideato e inventato nella città di Lucca nel XII secolo. Questa invenzione, inoltre, non può essere attribuita a una sola persone. Come accade spesso per le innovazioni tecniche e in particolare quelle di quel periodo, questo filatoio non fu altro che il frutto di una serie di successivi esperimenti e miglioramenti compiuti da abili artigiani, i quali, nelle loro botteghe, univano la pratica manuale alla riflessione teorica.