L’industria dell’abbigliamento tra il XVIII e XIX secolo

Quali sono state le principali innovazioni tecniche e le modifiche più importanti per quel che concerne l’industria dell’abbigliamento? I cambiamenti di maggiore rilievo sono stati sicuramente registrati tra il XVIII e il XIX secolo: nel ‘700, infatti, l’invenzione del telaio Jacquard in territorio francese e dei filatoi meccanici in Inghilterra consentirono ai due paesi europei di beneficiare di una vera e propria leadership per quel che concerne questo settore industriale. La produzione tessile subì un vero e proprio boom, con l’intento specifico di modificare in maniera concreta i concetti di comodità e di morbidezza. Comunque, è all’inizio del XIX secolo che l’abbigliamento maschile di tipo più “borghese” comincia a risentire degli influssi provenienti dal Regno Unito, con le forme che possono essere definite davvero moderne.

In pratica, trionfano in modo netto le stoffe di coloro scuro e il taglio cosiddetto a rendigote, mentre l’universo femminile viene interessato da crinoline e altri tessuti chiari e leggeri. Il 1840 è un’altra data fondamentale in questo senso, visto che viene inventato lo scalfo anteriore nel giro della giunzione della manica alla spalla: questa innovazione, in pratica, permette di rendere più semplice il movimento del braccio, perfino quando si ha a che fare con delle maniche piuttosto aderenti.

C’è poi da aggiungere la non meno importante diffusione dell’igiene: il concetto di biancheria personale non era mai esistito fino a quel momento, ma la svolta ci fu con le intense coltivazioni di cotone, le quali consentirono di produrre altri capi fondamentali per questo utilizzo. L’ultimo quarto di secolo dell’800, infine, si caratterizza soprattutto per la nascita delle sartorie, in particolare quelle di Parigi sono tra le più apprezzate in assoluto: le macchine per cucire sono un ulteriore sviluppo industriale che arricchisce il comparto e mette a disposizione dei consumatori vestiti pronti all’uso e addirittura modificabili a seconda delle esigenze.