Organi meccanici: bulloni, rosette e viti

Bulloni, rosette e viti sono così diffusi che una loro trattazione sembra quasi scontata, ma un loro approfondimento permetterà di smentire questa frase. Quali sono gli elementi essenziali di questi organi meccanici? Anzitutto, si può cominciare a dire che i bulloni sono formati da una vite a testa che è di forma comunemente esagonale: essa, inoltre, è fornita di un dado. Il dado stesso, poi, può essere assicurato per mezzo di una rosetta elastica, ma anche di un controdado, di una copiglia, soprattutto quando la presenza di vibrazioni riesce a far temere per il possibile allentamento. La filettatura che viene ordinariamente usata è quella a profilo triangolare, la quale, avendo un rendimento molto basso, riesce ad assicurare meglio il collegamento in questione.

Organi meccanici: le assi e gli alberi industriali

Gli organi meccanico-industriali che prendono il nome di assi e alberi sono solitamente realizzati in acciaio fucinato e tornito. Grazie ai loro perni si possono adagiare sui cuscinetti dei supporti: al contrario, sulle sedi portano calettati gli organi rotanti con essi. Negli assi si ha una sollecitazione che può essere di flessione e di taglio, eventualmente anche di tensione o di compressione. Negli alberi, invece, si ha anche la torsione, vale a dire la loro sollecitazione caratteristica. Per i grandi diametri gli alberi si fanno praticamente cavi con un diametro interno compreso tra 0,4 e 0,6. Il valore del momento flettente e dello sforzo di taglio nelle varie sezioni dell’asse o dell’albero si ottiene inoltre andando a considerare l’albero stesso come una trave appoggiata in corrispondenza dei perni e caricata; altri elementi determinanti in tal senso sono il peso proprio degli organi su di esso calettati, il tiro delle cinghie e la spinta resa possibile dagli ingranaggi.

Organi meccanici: le macchine di sollevamento e trasporto

Le macchine di sollevamento e trasporto sono essenziali in ambito industriale, in quanto rappresentano una delle tipologie più diffuse di organo meccanico.

Un esempio molto interessante è quello della binda a dentiera: la portata di questo macchinario arriva fino a venti tonnellate complessive, mentre la corsa è inferiore a mezzo metro. La manovra viene posta in essere intervenendo su un’apposita manovella con braccio pari almeno a trecento millimetri, la quale è munita di arpionismo. Inoltre, essa è dotata di un rocchetto di quattro denti che con degli appositi riduttori riesce a trasmettere il moto alla dentiera stessa.

Gli organi meccanici: i vari tipi di unioni

Le unioni meccaniche presentano diverse utilità dal punto di vista industriale.

Cerchiamo, quindi, di conoscerne le varie tipologie. Le copiglie, ad esempio, presentano un importante vantaggio, vale a dire impediscono che il dado dell’organo si allenti per effetto delle vibrazioni: esse sono sostanzialmente formate da una barretta a sezione semicircolare ripiegata a occhio, montata entro un apposito foro che viene praticato nel bullone che si trova sopra al dado, dopo che quest’ultimo è stato stretto a fondo. Per una maggiore garanzia, il dado stesso può presentare degli intagli per l’alloggiamento della copiglia. Essa, poi, viene assicurata ripiegando verso l’esterno le due estremità. Le chiavette, invece, sono in grado di rendere un organo solidale nella rotazione con un albero.