Tutte le caratteristiche del legno compensato

Per legno compensato si intende un pannello che è formato essenzialmente da una serie di fogli sottili incollati tra di loro e disposti con le fibre incrociate: il nome così particolare deriva proprio dalla principale caratteristica di questo tipo di legname, vale a dire la capacità di compensare le tendenze di deformazione di due fogli vicini, con le fibre perpendicolari l’uno all’altro. Il compensato, inoltre, presenta un’ottima resistenza, la quale vale per tutte le direzioni. In commercio si è soliti definire “compensati” veri e propri quelli che sono composti da soli tre strati, con uno spessore compreso tra i tre e i sei millimetri. Nel caso in cui, invece, lo spessore sia superiore agli otto millimetri, allora si parla di “multistrati”.

I compensati presentano dei vantaggi piuttosto interessanti rispetto al legname comune. In effetti, presentano una maggiore resistenza a parità di spessore, sono leggeri e più resistenti all’umidità dell’ambiente, sono semplici da lavorare e hanno delle dimensioni molto ampie. Gli impieghi, poi, sono molto numerosi e si va dalla costruzione di mobili alle porte, passando per i pannelli divisori, i rivestimenti e gli imballaggi. Quali sono i legni più sfruttati per la fabbricazione dei compensati? In questo novero possiamo ricomprendere il pioppo, il faggio, la betulla, ma anche il mogano, il noce, il rovere, il palissandro e l’obeche per le trance pregiate.

I fogli si possono ottenere per sfogliatura o per tranciatura. I legni sfogliati sono generalmente quelli di minor pregio e destinati a formare la struttura interna del pannello; i legni tranciati, invece, sono di pregio superiore e servono per produrre i fogli esterni in vista del pacchetto di compensato, oppure quelli per le impiallacciature. I fogli prodotti sono poi inviati all’essiccatoio, dove perdono buona parte dell’umidità; all’uscita dell’essiccatoio, vengono poi tagliati in pezzi di identica lunghezza, in relazione alla misura dei pannelli che si vogliono costruire.