Le principali industrie alimentari del nostro paese

Le industrie alimentari sono state trascurate per un lungo periodo di tempo, soprattutto nel nostro paese e non hanno mai raggiunto le dimensioni e l’importanza degli altri settori industriali, come ad esempio la siderurgia o le automobili: inoltre, le eccessive importazioni dall’estero hanno provocato in tempi recenti, ma anche oggi non si può cambiare molto il discorso, una crisi settoriale, anche perché diversi gruppi sono stati progressivamente acquisiti da multinazionali straniere. Ma quali sono esattamente le industrie alimentari maggiormente diffuse in Italia? L’industria molitoria è una delle più frequenti, sia con i suoi piccoli mulini a carattere prettamente artigianale, sia negli stabilimenti più grandi.

Molti di questi sono localizzati vicino ai porti, dato che un tempo la maggior parte del frumento proveniva proprio dal mare; inoltre, le principali fabbriche di paste alimentari si trovano nell’area intorno a Napoli, in Liguria e anche in Emilia (Parma). La produzione in questione dà origine a una buona esportazione. L’industria del riso, invece, è ben localizzata in tutta l’Italia del nord; circa la metà del riso viene comunque esportata, a conferma di quanto si diceva in precedenza. L’industria dolciaria, poi, produce diversi prodotti, tra cui possiamo citare i biscotti, la cioccolata, i torroni e le paste: le grandi fabbriche si trovano ancora una volta al nord, soprattutto in Piemonte (Ferrero), Lombardia (Motta), Emila Romagna, ma anche l’Umbria può vantare degli stabilimenti di produzione piuttosto importanti.

Tra le industrie delle conserve alimentari, un grande sviluppo ha avuto quella del pomodoro e dei pomodori pelati (l’esempio più celebre è quello della Cirio), con esportazioni di molta produzione negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Infine, non si può non citare l’industria degli alimenti surgelati, la quale interessa gli ortaggi, il pollame, la carne, il pesce e gli alimenti precotti: gli stabilimenti industriali più sviluppati si trovano stavolta al sud, in particolare in Puglia, Sicilia e Campania.