Chimica industriale: la deparaffinazione

Con il termine deparaffinazione si identifica il procedimento della chimica industriale che consente di lavorare gli oli minerali di tipo grezzo: in questa maniera, si riescono a separare in modo perfetto le paraffine solide dagli oli lubrificanti. Per quale motivo specifico si procede in questo senso? L’asportazione che si effettua sulle paraffine diventa necessaria nel momento in cui queste ultime impediscono che vi sia l’effetto lubrificante sugli organi in movimento delle macchine industriali. In effetti, non bisogna dimenticare che le stesse paraffine tendono a separarsi in dei quantitativi che sono sempre più grandi quanto più bassa è la temperatura di impiego degli oli lubrificanti che la contengono.

Questo vuol dire che l’asportazione delle paraffine deve essere tanto più profonda quando minore risulta essere il punto di congelamento che si vuole conferire all’olio lubrificante. Mentre per alcuni impieghi normali può essere sufficiente un punto di congelamento che è compreso tra i -5 e i -10 gradi (si tratta della temperatura alla quale ha inizio la separazione delle paraffine per l’appunto), per gli oli dei trasformatori delle centrali che sono installate all’aperto si può richiedere un punto di congelamento che è addirittura superiore e che arriva fino a venticinque gradi sotto zero.

Per quel che concerne, poi, gli oli che sono destinati alla lubrificazione dei compressori frigoriferi nelle parti interne a contatto con l’agente del freddo, si può anche scendere fino a quaranta gradi sotto zero, una delle temperature più basse in assoluto quando si parla di deparaffinazione. Il procedimento industriale che va a coinvolgere gli oli lubrificanti viene compiuto in genere per estrazione, attraverso degli appositi solventi di tipo selettivo. Lo scopo rimane comunque sempre quello di arricchire di paraffine ramificate il substrato del prodotto raffinato che è stato raccolto, riducendo in questa maniera il punto di congelamento. Tra i solventi più diffusi, infine, figura senza dubbio il metil-etil-chetone.