Chimica industriale: l’estrazione commerciale dell’amido

Tutti conosciamo l’amido come un elemento molto importante dal punto di vista alimentare e nutritivo, soprattutto a causa del suo apporto di carboidrati all’organismo animale. Ma esso deve molto anche alla chimica industriale: in effetti, l’estrazione commerciale dell’amido risulta essere conveniente solamente se viene praticata su certi vegetali, come ad esempio il grano, la patata, l’avena, la tapioca e il riso. La procedura classica e consueta di estrazione consiste nell’andare a pulire la parte della pianta che interessa, quindi si procede con la successiva triturazione, il lavaggio, il setaccio e infine il filtraggio e la macinazione. L’amido preparato in questa maniera si presenta come una sorta di polvere bianca e a occhio nudo non è possibile distinguere quella che è la provenienza dal punto di vista botanico.

Questa stessa distinzione diventa comunque molto più semplice attraverso l’osservazione microscopica, la quale consente di evidenziare una struttura granulare che presenta delle forme tipiche per ogni singola specie vegetale. Nel caso in cui una sospensione in amido sia riscaldata in presenza di alcuni agenti chimici, come ad esempio gli acidi inorganici o gli enzimi, allora esso tende a decomporsi in frammenti molecolari di dimensioni inferiori; queste stesse trasformazioni sono irreversibili e sono condizionate dal tipo di reattivo che è stato usato, dalla sua concentrazione e dalla temperatura. I prodotti che poi vengono ottenuti (in primis le destrine, gli sciroppi e gli zuccheri semplici) sono usati in modo abbondante e diffuso nell’industria dolciaria; in particolare, il destrosio viene anche sfruttato come zucchero da fermentazione.

Tra l’altro, la decomposizione idrolitica può essere effettuata a temperatura ambiente da certi fermenti naturali come gli enzimi. Le applicazioni industriali dell’amido includono i trattamenti alimentari, i processi di lavaggio in tintoria, le preparazioni di prodotti importanti nella fabbricazione della carta, dei tessili, degli adesivi e dei cosmetici. Infine, un’altra utile applicazione è quella di riempitivo nella fabbricazione della carta.