La rivoluzione industriale

Rivoluzione industriale.

Con questa espressione si intende il processo di evoluzione economica che trasforma un sistema agricolo, artigianale e commerciale in un sistema industriale moderno. Questo sistema si avvale dell’utilizzo di macchine azionate da energia meccanica e dall’utilizzo di nuove fonti energetiche.

Ci sono due rivoluzioni industriali. La prima abbraccia un arco temporale che va dal 1760-1780 al 1830, è legata per lo più al settore tessile-metallurgico ed è caratterizzato dall’introduzione nel lavoro della spoletta volante e della macchina a vapore.

La seconda parte dal 1870-1880, con l’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio e si riferisce agli effetti dell’introduzione massiccia dell’elettronica e dell’informatica nell’industria.

La rivoluzione industriale porta con sé un grande cambiamento che parte dal sistema produttivo fino ad arrivare prima al sistema economico nel suo complesso e poi al sistema sociale a 360 gradi. L’apparizione della fabbrica e l’introduzione della macchina trasforma i rapporti fra quelli che vengono chiamati attori produttivi.

Nascono così due figure: operaio e il capitalista industriale. L’operaio in cambio del suo lavoro all’interno della fabbrica riceve un salario, mentre il capitalista industriale, imprenditore proprietario della fabbrica e dei mezzi di produzione, punta all’incremento del profitto della propria attività.