La Russia guiderà la terza Rivoluzione Industriale?

La McKinsey & Company, compagnia americana di consulenza, ha stimato in un suo recente rapporto come l’Unione Europea da sola sarà in grado di risparmiare fino a quattrocento milioni di dollari l’anno grazie alla riprogettazione dei propri processi produttivi: tutto questo verrà reso possibile dalla cosiddetta “economia circolare”. Per la Russia, la quale attualmente consuma energia dieci volte superiore alla Germania per unità di prodotto interno lordo, l’impatto potrebbe essere superiore, visto che le infrastrutture della vasta federazione necessitano di essere rimpiazzate da altre nuove di zecca.

Ecco perché questo paese viene additato come il principale responsabile della Terza Rivoluzione Industriale. Come la Gran Bretagna ha dominato la prima rivoluzione tra ‘600 e ‘700 (incentrata soprattutto sul vapore e sulla tipografia), anche gli Stati Uniti sono stati in grado di guidare la seconda rivoluzione, collegata al petrolio, al telefono e alla televisione. Ora, invece, la Russia si candida seriamente a diventare la nazione leader di questa nuova rivoluzione, la quale si baserà sul web, sulle tecnologie pulite e sull’energia a basso impatto economico e ambientale. Tra l’altro, sul paese in questione si stanno concentrando anche altre attenzioni, visto che lo si ritiene capace di risolvere il problema globale della scarsità di risorse.

L’introduzione di tecnologie pulite nei paesi membri dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) necessita spesso di tempi molto lunghi, in particolare a causa della mancanza di un certo senso di urgenza e di infrastrutture che funzionino davvero bene. Nei mercati emergenti, al contrario, la situazione è profondamente diversa. Ad esempio, a Pechino gli scooter elettrici sono praticamente legge, ma anche Singapore punta a conquistare una leadership importante. Gli ultimi dieci anni sono stati decisivi per comprendere finalmente le opportunità delle tecnologie pulite e “green”, ora l’attenzione viene spostata verso la Russia e l’imminente inizio di una nuova rivoluzione industriale che in molti attendono.