Per capire meglio la concentrazione e la diversificazione della Rivoluzione Industriale del XVIII secolo in Inghilterra si può fare riferimento al caso del Lancashire: si tratta di una delle contee inglese più noti ed è proprio qui che il settore tessile beneficiò di una tendenza molto particolare. In effetti, i tessuti più leggeri e sottili potevano essere prodotti da tessitori-contadini, vale a dire da soggetti che fino a quel momento si erano cimentati solamente con delle tipologie molto più eterogenee. Un esempio fondamentale in questo senso è quello del tessuto orientale stampato.
Redazione
Il Museo dell’Industria Tessile di Cholet
Poco più di 56mila abitanti, ma una buona presenza industriale: è questa la descrizione che si può fare di Cholet, città francese che fa parte del Dipartimento del Maine-et-Loire. Non è un caso, quindi, se una delle sue principali attrazioni sia il Museo dell’Industria Tessile. Questa struttura ha beneficiato dell’installazione all’interno dell’antica lavanderia della Rivière Sauvaugeau, la quale era stata costruita nel lontano 1881. Il museo in questione è in grado di far ammirare un ampio panorama della storia tessile e delle sue tecniche, dalla fibra fino al filo e dal filo al tessuto.
Gli errori più comuni delle saldature
Quali sono gli errori più comuni che si commettono quando si esegue una saldatura industriale? Tra i tanti che si possono annoverare, John Leisner, manager di prodotto e canale per la Miller Electric Company, ne ha messi in luce cinque, una sorta di vademecum utile per chiunque vuole realizzare l’operazione in modo proficuo. Anzitutto, la preparazione può essere del tutto insufficiente. In effetti, molto spesso non si riesce a preparare adeguatamente il materiale che poi deve essere saldato, un atteggiamento sbagliato che si risolve in diversi modi.
Scm Tecnologie presenta il suo nuovo aeratore sommerso
Scm Tecnologie ha approntato un sistema nuovo di zecca che servirà per l’areazione all’interno degli impianti destinati alla depurazione delle acque: in pratica, si tratta di aeratori di tipo sommerso che agevolano il funzionamento attraverso l’aria pressurizzata, con gli stabilimenti ideali per l’applicazione che sono anche quelli industriali e agricoli. Quali sono le caratteristiche principali dello strumento in questione? Anzitutto, c’è da sottolineare come la componentistica sia stata costruita soltanto con materiali di qualità superiore, tanto che le tecnologie relative alla produzione sono conformi a qualsiasi standard che è attualmente in vigore a livello europeo.
Chimica industriale: gli addensatori per la torbida
L’addensatore è un’apparecchiatura che viene sfruttata di frequente dalla chimica industriale: essa è idonea a ricevere, in particolare, la cosiddetta torbida. Di cosa si tratta con esattezza? Nello specifico, la torbida non è altro che qualsiasi tipo di sospensione di un solido in un liquido: un esempio classico, inoltre, può essere quello del minerale e della ganga che sono trascinati in sospensione da una corrente d’acqua all’interno dei cantieri di arricchimento dei minerali. Con l’addensatore è possibile agevolare il deposito di una parte dei componenti solidi che sono contenuti proprio in tale sospensione chimica.
Trieste, Amburgo e Stoccolma unite dalle macchine della Rivoluzione Industriale
Italia Nostra è l’associazione che si occupa di promuovere la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e del territorio del nostro paese: ebbene, la sezione triestina ha reso noto da tempo il suo programma culturale, il quale andrà a coinvolgere, oltre ovviamente alla città friulana, anche la Germania con Amburgo e la Svezia con Stoccolma. Il calendario va dall’attuale mese di settembre fino al prossimo mese di dicembre e ha come obiettivo principale quello di far conoscere il più possibile i patrimoni industriali e portuali delle città appena menzionate, senza dimenticare la valorizzazione di presenze industriali all’interno della regione Friuli Venezia Giulia.
Design industriale: Flos vince la sentenza sulla lampada Arco
Tante “scopiazzature” e mai un po’ di giustizia: finalmente la lampada Arco, uno dei migliori rappresentanti del design industriale del nostro paese a livello internazionale, è riuscita a scrivere una pagina importante della propria storia, anche se ci sono voluti ben sei anni di attesa. In effetti, ci ha pensato il Tribunale di Milano a invertire il trend a cui purtroppo ci si stava abituando. Entrando maggiormente nel dettaglio della sentenza, c’è da dire che il giudizio ha riguardato la società Flos contro la Semeraro Casa&Famiglia.
Industria metallurgica: il gadolinio
Tra le tante terre rare, un discorso a parte lo merita senza dubbio il gadolinio: questo metallo, infatti, ha un aspetto bianco e presenta tra le sue caratteristiche fondamentali la duttilità e la malleabilità. Tra l’altro, esso risulta essere molto stabile all’aria, senza dimenticare la copertura veloce del proprio ossido che lo caratterizza nel momento in cui c’è dell’umidità. In aggiunta, la reazione con l’acqua è davvero molto lenta, senza dimenticare lo scioglimento all’interno degli acidi diluiti. La superconduttività è una particolarità, invece, che si raggiunge nel momento in cui le temperature sono inferiori ai mille gradi, oltre al fatto di essere magnetico a temperatura ambiente, un dettaglio da non trascurare.
Terre rare: gli impieghi industriali del praseodimio
Il nome può sembrare complicato e aggressivo, ma in realtà il praseodimio è uno dei metalli industriali più teneri in assoluto: il suo tipico colore è quello argenteo, mentre il gruppo di appartenenza è quello dei lantanidi. L’aria e la sua esposizione tendono a formare uno strato di ossidazione su tale elemento, una delle terre rare di cui non si sente poi parlare così spesso, con una patina di colore verde che è utile per preservare da una ulteriore corrosione. Di conseguenza, la resistenza a quest’ultima è molto più alta rispetto a quella di altri metalli simili, in primis l’europio e il cerio.
Chimica industriale: l’utilità del forno Thelen
Il forno Thelen è quel macchinario che viene ampiamente sfruttato dal settore della chimica industriale per ottenere la calcinazione e l’essiccamento del bicarbonato di sodio: non si tratta di un bicarbonato qualsiasi, bensì quello che viene sfruttato nell’ambito della fabbricazione della cosiddetta soda Solvay. La reazione chimica è piuttosto precisa e particolare, ma quello che interessa maggiormente approfondire sono le caratteristiche del forno in questione.