A Brescia un convegno sull’efficienza energetica dei processi industriali

La giornata di domani sarà dedicata a un importante convegno che si terrà a Brescia e che è stato organizzato dall’Associazione Industriale Bresciana (Aib): nello specifico, si tratta dell’occasione utile per rendere pubblici i risultati di un’analisi che è stata effettuata da un audit energetico per quel che riguarda il progetto Heat Recovery in Energy Industries (nome semplificato in Hreii). In pratica, si affronterà la questione dell’efficienza energetica in ambito industriale, vale a dire quella che viene considerata al giorno d’oggi una opportunità importante sia in Italia che nel continente europeo, visto che si punta a rendere più sostenibili i processi e a sviluppare la filiera tecnologica verde.

In effetti, bisogna sottolineare come determinati processi industriali siano dominati da quantità di calore che viene scartato, non utilizzato e di conseguenza disperso nell’ambiente: gli esempi tipici sono quelli del settore siderurgico, di quello cementifico, della lavorazione del vetro e del comparto metallurgico, in cui l’energia viene sfruttata in maniera determinante. I sistemi di recupero del calore in questione, dunque, sono significativi e determinanti per gli obiettivi più ambiziosi che ha fissato in tal senso l’Unione Europea.

Il progetto Hreii può beneficiare attualmente degli sviluppi interessanti che sono stati conseguiti da Turboden, il quale è cominciato proprio a Brescia due anni fa e che vanta perfino il cofinanziamento da parte della Commissione Europea: volendo essere ancora più precisi, il sostegno economico di Bruxelles fa parte integrante del programma Life+, il quale contempla le principali applicazioni di recupero del calore nelle aziende dei settori citati in precedenza. Le potenzialità del nostro paese sono state mappata adeguatamente, senza dimenticare le semplificazioni relative ai percorsi autorizzativi. Il convegno di domani partirà alle 14:30, con un intero pomeriggio da dedicare alla sostenibilità dei processi industriali e delle politiche europee e nazionali, oltre a una attenzione piuttosto importante nei confronti delle esperienze compiute dal settore industriale “energy intensive”.