A Sellero importante convegno sull’archeologia industriale

Il prossimo 6 luglio sarà una giornata, più precisamente una serata davvero speciale per quel che riguarda il comune di Sellero: ci troviamo in provincia di Brescia, nella Val Camonica, ed è previsto un confronto aperto con il pubblico presso il locale oratorio, un’occasione importante per discutere di orticoltura, ma soprattutto di archeologia industriale. E di patrimonio industriale a Sellero ce n’è molto, visto che le prime attività cominciarono nel lontano 1907, quando vennero sfruttate le miniere di Carona per l’estrazione dello zolfo.

Ebbene, fra due settimane esatte sarà possibile conoscere i progetti che si riferiscono al nuovo centro 3Torri, con l’Associazione Pir – Ruralità Post Industriale a farla da padrona. La memoria collettiva è ben presente in questo senso, ma ora bisogna capire qual è il nuovo ruolo che questa montagna di calcare e le torri possono assumere, visto che al territorio in questione viene data una importanza strategica. L’intero progetto è stato partorito dalla mente di tre donne, vale a dire Francesca Conchieri, Silvia Mondolo e Daniela Poetini, ma è stato ovviamente determinante anche la partnership con lo stesso Comune di Sellero, il Museo dell’Industria e del Lavoro (meglio noto con l’acronimo Musil) e il Consorzio Forestale Minerario Valle Allione.

In aggiunta, non bisogna dimenticare altri apporti, quali quello della Comunità Montana della Val Camonica, la Regione Lombardia e perfino l’Unione Europea. Insomma, anche da queste parti si cominciano a capire e sfruttare le opportunità moderne dell’archeologia industriale. Tra le principali attività del passato si può ricordare il periodo compreso tra il 1908 e gli anni Trenta, quando le scorie dello zolfo dovevano essere continuamente smaltite. La chiusura definitiva delle miniere in questione avvenne però nei primi anni Cinquanta; fondamentale è stato anche l’apporto dei forni elettrici, utili per la produzione di carburo di calcio, e dell’Acciaieria Fucinati, la quale operava insieme alla Società Esercizio Forni Elettrici (Sefe).