Chimica industriale: il processo Frasch

Il processo Frasch viene sfruttato dalla chimica industriale per un motivo ben preciso: in effetti, si tratta di uno specifico metodo di estrazione dello zolfo naturale dai giacimenti che lo contengono in una forma quasi pura. L’estrazione a cui si sta facendo riferimento, inoltre, viene posta in essere facendo penetrare nel giacimento stesso, attraverso delle opportune trivellazioni, tre tubi concentrici. Nel dettaglio, nell’intercapedine più esterna viene pompata l’acqua che è stata surriscaldata (la temperatura raggiunta è di circa 160 gradi per la precisione), la quale fondo lo zolfo (quest’ultimo ha infatti una temperatura di fusione pari a 120 gradi).

Mediante il tubo interno, al contrario, viene inviata l’aria compressa che porta alla superficie, per mezzo dell’intercapedine centrale, lo zolfo fuso ed emulsionato con l’acqua. L’emulsione appena menzionata, inoltre, viene immessa in delle vasche in cui lo zolfo si separa e tende a diventare ancora più solido. Lo zolfo che è stato ottenuto in tale maniera, visto che presenta una purezza piuttosto elevata, viene posto in commercio senza che vi siano altri trattamenti industriali. Il processo Frasch viene apprezzato, in particolare, per la sua economicità, ma non è purtroppo applicabile ai giacimenti di zolfo che sono presenti nel nostro paese, nello specifico quelli della Sicilia; il motivo è semplice e consiste nel fatto che il minerale è in genere frammisto a delle percentuali fin troppo alte di ganga gessosa.

Come è nato esattamente questo processo industriale? Nel 1867 dei minatori scoprirono lo zolfo in una cava di sale nello stato americano della Louisiana, ma bisognò attendere il 1894 prima che il chimico americano (ma di nascita tedesca) Herman Frasch sviluppasse il metodo come poi è stato effettivamente conosciuto. I costi si mantennero molto bassi almeno fino al 1901, quando fu scoperto in Texas un giacimento di petrolio. attualmente, esso viene sfruttato soprattutto per le lavorazioni che avvengono negli Stati Uniti, in Messico, in Polonia e in Iraq.