Chimica industriale: il rodio

Il rodio è un elemento metallico, tipico della chimica industriale, che appartiene al gruppo del platino: esso è presente in natura in forma metallica e accompagna in genere il platino stesso e l’oro nei rispettivi giacimenti. Anzitutto, come avviene l’estrazione di tale elemento? Un tipico metodo è quello della separazione chimica preliminare di una parte del platino e del palladio, con una successiva soluzione del residuo in piombo fuso. In questa maniera si sciolgono il platino e il palladio che sono ancora presenti, nonché il rodio. I primi due elementi, poi, sono eliminati attraverso attacco con acido nitrico, mentre il rodio, riscaldato in atmosfera di cloro, si libera delle impurità, trasformandosi in cloruro che non volatilizza.

Delle successive fusioni alcaline, insieme ai lavaggi con acqua, consentono di ottenere cloruro di rodio puro, il quale viene infine ridotto a rodio metallico per azione dell’idrogeno a caldo. La densità è una delle sue caratteristiche peculiari, tanto è vero che la fusione avviene a 1.960 gradi per la precisione. A caldo risulta essere molto duttile e può essere agevolmente foggiato in lamine oppure in fili. Anche a freddo, comunque, la sua duttilità può essere ancora apprezzata. Tale elemento non viene attaccato da molti acidi minerali, compresa l’acqua regia, perfino ad alte temperature, ma viene corroso dall’acido solforico, da quello bromidrico, dalle soluzioni di ipoclorito di sodio calde e da alogeni liberi. L’utilizzo industriale è presto detto.

In effetti, il rodio puro viene facilmente elettroplaccato per dar luogo a rivestimenti brillanti, non corrodibili e resistenti all’usura. I metalli rodiati in superficie sono usati per i contatti elettrici, per gli specchi e i riflettori e in gioielleria. Altro impiego rilevante è quello come materiale refrattario, utile per la costruzione di crogioli e rivestimenti per fornaci sottoposti a temperature che il platino non può sopportare. In metallurgia, infine, si impiega in lega con il platino (90% di quest’ultimo).