Chimica industriale: il processo di lisciviazione

Nell’ambito della chimica industriale il processo della lisciviazione consiste essenzialmente nella separazione di uno o di più componenti solubili d auna miscela solida: è l’acqua a svolgere un ruolo determinante in tal senso, ma non sono da meno neanche le soluzioni alcaline, quelle acide e quelle saline (si tratta della cosiddetta estrazione con solvente).

Il materiale solido che deve essere sottoposto alla lisciviazione, inoltre, va polverizzato in maniera molto fine, così da poter mettere a disposizione una superficie molto ampia al liquido estraente. Il processo può essere perfezionato sia in modo continuo che in modo discontinuo. Nel primo caso, in particolare, il materiale che va trattato e il liquido di lavaggio tendono a muoversi in controcorrente, vale a dire il liquido stesso viene a contatto con dei materiali sempre più ricchi, fino a quando non raggiunge il limite di saturazione alla temperatura a cui si compie l’operazione. Nel caso in cui si abbia a che fare con dei materiali che sono molto difficili da trasferire, allora si fa circolare solamente il liquido, lasciando invece a riposo la sostanza solida. Quando si trattano dei materiali grossolani, al contrario, si fanno circolare sia il liquido che il solido.

La lisciviazione si è rivelata negli anni una operazione molto importante e strategica per quel che concerne vari rami dell’industria chimica. Ad esempio, delle applicazioni tipiche si possono avere nel processo di caustificazione per la preparazione dell’idrossido di sodio, ma anche nell’estrazione dell’allumina dalla bauxite, nell’estrazione dell’oro con i cianuri alcalini e molto altro. È scontato che la metallurgia sia piuttosto interessata da questo processo: in effetti, la lisciviazione (il nome alternativo è quello di estrazione solido-liquido) è più che frequente quando si vanno a produrre metalli importanti come il rame, l’argento e lo stagno, senza dimenticare il settore idrogeologico e quello pedologico (una delle branche principali che costituiscono l’agronomia).