Chimica industriale: il tetracloroetilene

Il tetracloroetilene è un composto organico ben conosciuto dalla chimica industriale. Il suo nome alternativo è quello di percloroetilene. Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche più interessanti in questo senso. Anzitutto, si sta parlando di un liquido incolore, di odore etereo, dotato di azione antisettica e narcotica, senza dimenticare che resiste molto bene all’infiammabilità. Alcuni numeri, poi, ci fanno comprendere meglio il suo “comportamento” tipico.

In particolare, la solidificazione avviene a una temperatura di -22,3 gradi, mentre questo composto tende a bollire a oltre 121 gradi, senza dimenticare il suo peso specifico, vale a dire 1,623 grammi per centimetro cubo a venti gradi centigradi. Tra l’altro, esso non può essere mai mescolato con l’acqua, diversamente da quanto avviene con i più comuni solventi organici, visto che in questo caso è miscibile. Sono possibili, inoltre, delle miscele azeotropiche con l’acido acetico, l’epicloridrina, l’acido isobutirrico e con vari alcoli. Il tetracloroetilene è un prodotto di tipo secondario della preparazione del tetracloruro di carbonio per mezzo della clorurazione diretta del metano, ma lo si può ottenere con un rendimento molto interessante anche tramite il riscaldamento del pentacloroetano con la calce. Di solito, esso viene impiegato a livello industriale come solvente, ma anche come liquido utile per gli estintori antincendio, senza dimenticare le applicazioni che riguardano l’elettrochimica. Sono diversi i nomi con cui viene messo in commercio.

Ad esempio, lo possiamo trovare come Per, Perawin, Percosolv e Phillsolv. Purtroppo, il suo nome è stato associato di recente a notizie non proprio positive. In effetti, lo scorso mese di dicembre sono state rinvenute tracce di tetracloroetilene e di trielina nelle falde acquifere che rifornivano i pozzi privati di un quartiere di Perugia, un brutto caso di inquinamento industriale. Quest’ultimo è stato provocato dal mancato rispetto delle norme relative allo smaltimento dei rifiuti da parte di alcune attività artigianali e industriali, un vero e proprio pericolo per l’ambiente e la nostra salute.