Eni avvia la produzione a Goliat al largo della Norvegia

Eni Goliat Norvegia
Eni ha annunciato l’avvio della produzione nel giacimento di Goliat situato nel Mare di Barents al largo della Norvegia. Si tratta del primo giacimento ad olio ad entrare nella fase produttiva nella regione del Mare di Barents grazie all’uso di soluzioni tecniche particolarmente evolute.

Il giacimento di Goliat rientra nella così detta Licenza 229 (PL 229) di cui Eni in qualità di operatore detiene una quota del 65%. Il restante 35% è invece detenuto dalla norvegese Statoil. L’entrata in produzione del giacimento è stata possibile grazie all’uso della più grande unità galleggiante cilindrica al mondo per la produzione e stoccaggio che vanta una capacità record di un milione di barili di olio. Questa unità è stata progettata specificamente per far fronte alle difficoltà tecniche ed ambientali del clima artico.

L’attività di estrazione nello giacimento di Goliat prevede l’uso di un sistema di 22 pozzi sottomarini, 17 dei quali sono stati già completati. 7 pozzi verranno impiegati per l’iniezione di acqua nel giacimento ed altri 3 per l’immissione di gas. Per minimizzare l’impatto ambientale Eni ha previsto di riutilizzare acqua e gas prodotti dal giacimenti per la re-immissione nei pozzi. L’intero sistema inoltre riceve energia elettrica da terra tramite cavi sottomarini, una soluzione che ha permesso di dimezzare le emissioni di CO2 rispetto ad altre soluzioni.

A livello industriale il giacimento di Goliat raggiungerà una produzione giornaliera di 100.000 barili di olio di cui ad Eni andrà direttamente una quota pari a 65 mila barili. Secondo le stime della società il giacimento dovrebbe contenere complessivamente riserve per 180 milioni di barili di olio. Eni è presente in Norvegia dal 1965 ed opera localmente attraverso la controllata Eni Norge AS. Dall’entrata in produzione del giacimento di Goliat la società di attende un significativo ritorno in cash flow.

[Via | eni.com]
[Photo Credits | OpenClipArt]