I macchinari industriali per la rullatura

La rullatura dei filetti è uno speciale tipo di stampaggio (si tratta della cosiddetta laminazione per rotolamento) che si ottiene mediante delle piastre scanalate o di rulli filettati. Quando si ha a che fare con una rullatura con piastre filettate, allora si avvia l’operazione industriale facendo rotolare la vite fra due piastre rigate, delle quali una sta ferma e l’altra si muove, comprimendo la stessa e provocando sulla sua superficie un rifollamento, a cui corrisponde la generazione della parte superiore del filetto stesso.

Il metodo in questione viene impiegato per la fabbricazione di viti piuttosto grossolane. Un prodotto decisamente migliore è quello che si ottiene, al contrario, quando si utilizzano le filettatrici a rulli. In questo caso, la vite è generata da due rulli filettati che hanno il senso di avvolgimento del filetto inverso rispetto a quello della filettatura che deve essere eseguita; in aggiunta, il diametro è compresa tra i trenta e i sessanta millimetri (si arriva comunque fino a un massimo di 130 per la precisione), con l’acciaio speciale al cromo tungsteno a rappresentare il materiale maggiormente gettonato in tal senso. La filettatura ottenuta mediante le rullatrici di quest’ultimo tipo presenta una certa analogia con la cosiddetta godronatura. Nel dettaglio, un rullo viene condotto e il suo supporto è fisso.

Il pezzo è poi appoggiato su una lama, regolabile in altezza, lievemente sotto centro, ed è premuto per via idraulica dal rullo mobile contro il rullo sistemato sul supporto fisso. Queste rullatrici che sono state descritte sono in grado di produrre fino a 175 pezzi al minuto. La rullatura può essere eseguita anche al tornio, in particolare su quelli semiautomatici o automatici (le due classiche alternative da questo punto di vista), andando a sfruttare un rullo singolo, il quale viene montato folle su un supporto a sua volta fatto avanzare in modalità radiale contro il pezzo in questione.