Leghe metalliche: gli impieghi industriali dell’elektron

L’elektron è una importante lega industriale di magnesio che si basa su una composizione media ben precisa. In effetti, si tratta del 4-6% di alluminio, lo 0,35% di manganese, il 3% di zinco, lo 0,3% di rame e di silicio (hanno una percentuale identica), mentre il resto è rappresentato dallo stesso magnesio. Il carico di rottura è compreso tra i diciotto e i ventotto chilogrammi per millimetro quadrato, mentre il modulo di elasticità longitudinale arriva a 4,6 tonnellate per millimetro quadrato. In aggiunta, la temperatura di fusione va da un minimo di 610 a un massimo di 640 gradi. Il nome in questione è un marchio registrato di una società, vale a dire la Magnesium Elektron Limited.

La sua leggerezza non deve comunque far dimenticare i pericoli che si possono correre. In effetti, i trucioli che vengono generati dalle lavorazioni di tipo meccanico non sono immuni dall’autocombustione. Nel nostro paese, gli impianti industriali in cui si è soliti produrre e detenere il magnesio per dar vita a leghe come l’elektron sono soggetti a visite frequenti da parte dei Vigili del Fuoco, circa una volta ogni tre anni per la precisione. Gli impieghi principali sono presto detti. Anzitutto, esso è particolarmente adatto alle fusioni, ma risulta molto utile anche laminato e forgiato.

Le industrie che ne hanno più bisogno sono senza dubbio quella aeronautica e quella automobilistica, visto che si sfrutta tale lega per realizzare dei componenti e parti che richiedono come caratteristica essenziale la leggerezza. Non bisogna dimenticare, poi, l’utilizzo relativo alle linee ferroviarie e ai cavi di trasporto ad alta tensione. La già citata Magnesium Elektron Limited ha cominciato le sue attività industriali nel lontano 1936, costruendo da allora una solida reputazione per quel che concerne l’innovazione e la tecnologia. L’obiettivo più importante che viene perseguito consiste nel migliorare i rapporti con la clientela e con i partner.