Metalli industriali: il berillio

Il berillio è l’elemento chimico più leggero in assoluto per quel che concerne il secondo gruppo del sistema periodico, il quale comprende anche il magnesio, il calcio, lo stronzio e il bario: non è molto abbondante in natura, in quanto rappresenta appena lo 0,005% della crosta terrestre, ma proprio per la sua leggerezza esso dovrebbe essere molto più diffuso. La sua relativa scarsezza, invece, è stata interpretata da qualche geofisico come un segno indicativo del fatto che la Terra sarebbe passata attraverso uno stadio di temperatura stellare, durante il quale i nuclei del berillio sarebbero stati distrutti per collisione con i protoni ad alta energia.

L’ossido di berillio fu isolato per la prima volta nella storia nel 1797, quando il chimico francese Louis Nicolas Vauquelin riuscì a partire dal minerale berillio, silicato di berillio e alluminio, da cui tra l’altro prende origine il nome vero e proprio. Lo stesso ricercatore transalpino preparò anche molti altri sali del berillio e a causa del loro sapore decisamente dolciastro per qualche tempo l’elemento in questione venne chiamato anche “glicinio”. Quest’ultima dizione, rimasta nella letteratura scientifica francese soltanto in maniera temporanea, è ora definitivamente abbandonata. L’elemento metallico, invece, venne isolato per la prima volta sotto forma di polvere impura dal tedesco Friedrich Wohler e dal francese Antoine Alexandre Bussy nel 1828 e in maniera indipendente, attraverso la riduzione del cloruro di berillio con il potassio.

In seguito, nel 1898 Lebeau ottenne del berillio puro per elettrolisi di fluoruro di sodio e berillio in un crogiolo di nichel riscaldato al calor rosso. La leggerezza delle leghe di berillio ne consiglia l’uso nella costruzione di parti di aeroplani e missili; l’unico svantaggio, comunque, è costituito dalla bassa duttilità dello stesso metallo a livello industriale. Il berillio in lamine, infine, viene sfruttato come finestra di uscita di apparecchi che producono raggi X a grande intensità.