Organi meccanici industriali: il giunto cardanico

I giunti meccanici industriali possono essere di diverso tipo (ad anelli, a dischi, Sellers, Zodel, elastico e Periflex), ma un discorso a parte lo merita sicuramente quello cardanico. Di cosa si tratta esattamente? Il compito che assolve questo specifico organo è quello di consentire la trasmissione tra due alberi che non sono allineati tra di loro; nello specifico, questi ultimi formano un certo angolo, il quale può essere costante o anche variabile durante il moto. In pratica, tale giunto viene ad essere composto da una croce a bracci uguali che sono disposti ad angolo retto e che portano ciascuno un perno alla propria estremità.

Questi quattro perni servono per conseguire l’articolazione delle forcelle applicate alle estremità degli alberi. Queste, pertanto, vengono a trovarsi disposte in due piani ortogonali tra di loro; la croce e le forcelle stesse sono solitamente realizzate in acciaio. Inoltre, nel contatto fra perno e occhio della forcella si interpone anche una boccola di bronzo. Nel caso in cui l’albero motore si dovesse muovere con una velocità angolare e costante, allora l’albero condotto si andrebbe a muovere con una velocità periodicamente variabile e passerebbe per ogni quarto di giro dal valore massimo a quello minimo.

Tra l’altro, per riuscire a ottenere sull’albero condotto una velocità angolare che si possa davvero definire costante e uguale al valore iniziale, si deve assolutamente ricorrere al cosiddetto doppio giunto, con l’interposizione di un albero intermedio disposto in modo che le forcelle montate alle estremità di tale albero, possano giacere nel medesimo piano. Nel caso in cui, infine, si abbia la trasmissione di sforzi di piccole dimensioni o anche di velocità molto piccole dal punto di vista angolare (come può succedere ad esempio nelle macchine utensili più diffuse), il giunto cardanico in questione può anche assumere la forma costruttiva di un organo snodabile e distinto in varie sezioni.