Le proprietà dei materiali ferromagnetici

I materiali ferromagnetici sono quelli che possiedono la proprietà di generare appunto un campo magnetico nello spazio che è ad essi circostante: un’altra proprietà specifica è quella di aumentare l’induzione magnetica di un campo in cui questi stessi materiali sono stati immersi. Gli esempi più importanti che si possono fare in questo caso riguardano il ferro, il cobalto, il nichel e alcun loro minerali, come la magnetite, da cui ha preso nome il magnetismo. I materiali in questione, tra l’altro, dimostrano la proprietà di operare la magnetizzazione per induzione nelle sostanze dello stesso tipo e di conseguenza esercitano, sopra di esse, delle azioni magnetodimaniche di attrazione.

Lo stesso fenomeno non si riscontra con le sostanze diamagnetiche e paramagnetiche, quindi, mentre ad esempio una calamita riesce ad attrarre pezzi di ferro anche di dimensioni notevoli, non è in grado di operare la stessa attrazione con i piccoli pezzi di alluminio, di ottone, di rame, oppure di acciaio austenitico, i quali non sono in alcun modo magnetici. Andando a riscaldare un materiale ferromagnetico a una determinata temperatura, in genere piuttosto alta, esso perde tutte le sue proprietà peculiari, visto che si altera in questa maniera la sua struttura reticolare. La temperatura minima a cui un materiale cessa di essere ferromagnetico viene definita come temperatura di Curie: quest’ultima è quantificabile per il ferro a 774 gradi, per il nichel a 372, mentre per il cobalto è stata fissata a 749 gradi centigradi.

Lo stesso fenomeno di perdita delle caratteristiche ferromagnetiche si verifica quando si scendere a temperature davvero molto basse, vale a dire relativamente vicine allo zero assoluto. I materiali di questo tipo, infine, sono impiegati in tutte le applicazioni tecniche in cui è necessario costruire dei circuiti magnetici di bassa riluttanza per essere percorsi da flussi anche notevoli come è il caso degli elettromagneti di sollevamento e di tutte le macchine elettriche, sia fisse che mobili.