A Macerata si presenta il progetto per valorizzare la proprietà industriale

brandLa giornata odierna è quella scelta dalla Camera di Commercio di Macerata per presentare il progetto regionale “Valorizzazione e tutela dei titoli di proprietà industriale”: si tratta di una iniziativa molto interessante per la regione Marche, visto che si vanno a coinvolgere le piccole e medie imprese che sono attive in questa parte d’Italia. Si tratta in pratica di un servizio che è in grado di orientare al meglio l’utenza a cui si sta facendo riferimento, visto che la proprietà industriale va continuamente tutelata e migliorata.

Tra l’altro, non sono certo pochi i problemi che si pongono quando si ha a che fare con invenzioni, disegni, modelli, marchi di impresa e altre utilità. Entrando maggiormente nel dettaglio del progetto marchigiano, c’è da dire che vi sarà una serie di incontri, tutti accomunati dallo svolgimento presso la stessa Camera di Commercio maceratese. Ogni meeting vedrà inoltre coinvolti dei funzionari camerali, così da gestire nel migliore dei modi i rapporti tra gli studi professionali e le aziende stesse. Un vantaggio da non dimenticare è l’assoluta gratuità del servizio in questione: l’unica procedura da seguire è la compilazione di un modulo, il quale deve essere poi inviato a un apposito indirizzo di posta elettronica ([email protected]).

Verrà comunque riservata la massima riservatezza. In effetti, i consulenti andranno a operare nel pieno rispetto del segreto professionale, come previsto dall’articolo 206 del Codice della Proprietà Industriale. In aggiunta, i funzionari sono obbligati a rispettare il segreto d’ufficio, con il divieto assoluto di divulgare informazioni e dati emersi nello svolgimento degli incontri. Questi ultimi hanno una durata massima prestabilita non superiore ai quarantacinque minuti: si tratta di appuntamenti a scopo informativo individuale, dunque non possono essere considerati in nessun caso un parere professionale esaustivo. L’accesso al servizio, infine, dovrà essere corredato dalla specifica dell’oggetto delle informazioni richieste, senza dimenticare che non sono escluse risposte dirette all’utenza.