Industria navale: le alette di rollio

Le alette di rollio sono delle sporgenze lamellari fissate di taglio longitudinale sui due lati della carena della nave: la lunghezza è pari a circa il 30% di quella che si ha al galleggiamento del mezzo. La loro superficie attiva (circa il 7% dell’area di galleggiamento per la precisione), inoltre, ha lo scopo di mitigare il rollio sia per diretta resistenza all’acqua che per la massa di acqua da spostare durante il moto oscillatorio della carena. Nelle navi di piccolo tonnellaggio, l’entità del rollio può avere una diminuzione di circa il 40%; per non essere d’intralcio alla manovra di ormeggio o all’attracco e per evitare urti contro banchine o altri ostacoli , le alette hanno un’altezza e una larghezza tali da essere contenute nel parallelepipedo circoscritto alla sezione maestra della nave stessa.

Settore nautico: i prodotti industriali di Filp Spa

Il nome Filp fa immediatamente pensare alla società per azioni che è attiva da oltre mezzo secolo nella produzione di materiali compositi termoindurenti: la compagnia in questione è solita sfruttare diversi tipi di supporti, come ad esempio la carta, i tessuti naturali e il vetro, impregnando il tutto con le proprie resine sintetiche. In questa maniera, è possibile ottenere una gamma molto ampia di prodotti davvero interessanti.

Le caratteristiche della saldatura di testa a pressione

La saldatura di testa a pressione può essere distinta in due specifiche categorie: si tratta della saldatura a resistenza e di quella a scintillio. Entrando maggiormente nel dettaglio della saldatura di testa a resistenza, c’è da dire che i due pezzi sono tenuti in delle morse, di cui una soltanto è mobile, per poi essere premuti uno contro l’altro. Il passaggio della corrente elettrica riesce a generare una sorta di riscaldamento, specialmente per la resistenza di contatto tra le superfici. Una volta che è stato raggiunto lo stato plastico, si mantiene la pressione delle morse fino alla forgiatura della giunzione, mentre si toglie la corrente. Per la ricaricatura, invece, si ha un rigonfiamento della zona di unione, il quale viene poi eliminato con un’apposita mola.